E ORA ? …O SI FA L’ITALIA, O SI MUORE !

di Maurizio Sbrana - Liberacittadinanza.it - 14/04/2022
Ogni anno la CORTE DEI CONTI nella sua periodica relazione lancia i suoi strali contro evasioni fiscali e corruzioni annesse, stracciandosi le vesti, considerato che la somma annuale ammonta a 110 miliardi di euro, e poi…fino al prossimo anno nulla cambia !!!

Di recente ci sono state fornite 2 importanti PREVISIONI : il Governo prevede che nel corrente 2022 il nostro PIL si possa incrementare del 3,1%.   Confindustria calcola invece un più modesto + 1,9%.
Quasi certamente invece, e purtroppo, con quello che già “bolle” in pentola e ciò che potrà bollire di qui a fine anno, andrà a finire che ANDREMO SOTTO ZERO (già il primo trimestre sembra abbia conseguito un meno 0,5% ! ).
Assieme ai danni di una pandemia che non ci vuole lasciare e per ultimo anche la guerra in Ucraina, STANNO VENENDO AL PETTINE I GUASTI DI DECENNI DI INCURIA da parte dei nostri GOVERNI . Nessuno si è veramente preoccupato dell’ITALIA, almeno negli ultimi 40 anni! Tutti intenti ad ARRAFFARE quanto più possibile, accumulando enormi ricchezze private, a scapito di sempre più massicci DEBITI PUBBLICI !

E ORA CHE SI PUÒ FARE ???

Non molto, credo, avuto riguardo alla ‘struttura mentale della nostra classe dirigente’ (non soltanto di quella politica…).
Perchè, altro che PNRR, qui c’è da attuare al più presto una RIVOLUZIONE COPERNICANA, molto più incisiva e approfondita!
Qui c’è da RIASSETTARE L’ITALIA dalle fondamenta.

Dobbiamo partire da un concetto:
L’ITALIA LE RISORSE   per divenire uno STATO MODERNO, all’altezza dei nostri tempi, che non sono affatto ‘facili’, e questo è indubitabile, CE LE HA . Tutti lo sanno, almeno senza alcun dubbio gli Economisti e in genere gli addetti ai lavori.
Pur avendo un DEBITO PUBBLICO che ammonta alla fine del 2021 a 2.678 miliardi di euro, il Paese detiene infatti CREDITI PRIVATI per oltre 10.000 miliardi di euro, tra risparmi personali e valori immobiliari. E tale importo a livello pro-capite risulta essere uno dei maggiori al mondo.
Ma come sempre, occorre poi tenere conto dei famosi ‘polli di Trilussa’.   Se siamo in 5 e si hanno 10 polli, tutto andrebbe bene se ad ognuno toccassero 2 polli. Invece capita nella realtà che a qualcuno ne capiti 5, a altri 2, a un altro 1 e all’ultimo nessuno…

Questo è quello che è accaduto, nel tempo, ai nostri italiani. Si sa anche cosa dovrebbe fare uno Stato ben governato, e cioé operare per REDISTRIBUIRE LE RISORSE, come d’altronde imporrebbe la nostra Costituzione Repubblicana.
E il metodo migliore per procedere a questo riequilibrio sarebbe una RIFORMA epocale del nostro Sistema Tributario, in senso costituzionale, non quella ‘larva’ di riformicchia che sta varando, con molta fatica, l’attuale Governo. Una Riforma che taglia di pochissime decine di euro al mese l’Irpef di molti, ma non di tutti, lasciando distruggere stipendi e salari da tassi di inflazione che non si vedevano da oltre 40 anni! E sono curioso di vedere in quale modo il Governo potrà riparare questa drammatica perdita di potere d’acquisto, soprattutto delle fasce popolari maggioritarie, che dall’inflazione (tassa regressiva per eccellenza) verranno falcidiate!

Per una coraggiosa RIFORMA FISCALE, va semplicemente applicato quanto scritto in diversi Articoli della nostra CARTA, soprattutto agli articoli 1, 3, 4 e 53…, e fin dal 1* gennaio del 1948 .
Il 53 è poi di una logicità e chiarezza eccezionali . (Soltanto che occorre LEGGERLO!).

“” TUTTI sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro CAPACITÀ CONTRIBUTIVA.
Il Sistema Tributario è informato a criteri di PROGRESSIVITÀ “”.

Nel tempo si è perso di vista…questo articolo e gradualmente il Sistema è stato stravolto. Sono state create svariate agevolazioni fiscali, quasi totalmente a favore delle fasce più agiate della popolazione e per quanto riguarda la Progressività, basti notare che un tempo le aliquote dell’IRPEF erano 32 e andavano dalla minima al 10% alla massima del 72%, mentre attualmente sono 4 (minima al 23% e massima al 43%).
È stato fatto dunque l’esatto contrario di ciò che un ‘buon padre di famiglia’ avrebbe dovuto   fare: aiutare maggiormente chi arranca, e non solo quelli che o per meriti propri o per furberie varie se la cava egregiamente …
Per di più nel tempo l’ERARIO ha scovato più di 1000 miliardi di evasioni fiscali (MILLE !) dei quali, a essere ottimisti, si recupereranno al massimo 30 miliardi (anche per il vezzo tutto italico di varare CONDONI FISCALI a pié spinto…).

E così ogni anno la CORTE DEI CONTI nella sua periodica relazione lancia i suoi strali contro evasioni fiscali e corruzioni annesse, stracciandosi le vesti, considerato che la somma annuale ammonta a 110 miliardi di euro, e poi…fino al prossimo anno nulla cambia !!!

Si pensi a ciò che si potrebbe fare se tutti pagassero il DOVUTO !
Invece cosa si sente dire, proprio anche in questi ultimi giorni (dalla DESTRA) ?
Che ‘non si devono mettere le mani nelle tasche degli italiani’ (sono 30 anni che lo dicono!) e che Draghi non deve procedere ad aumenti di TASSE …
È arcinoto infatti che la Destra italiana ha un ‘pallino fisso’ : non aumentare le TASSE. Ma a CHI ? A chi già   le strapaga, o a chi non le ha mai pagate? Ma a questa domanda tutti tacciono.   This is the problem…

Il Minfinanze ci offre ogni anno i suoi DATI UFFICIALI sull’andamento del sistema tributario. Nel 2020 ci sono state 41,5 milioni di DICHIARAZIONI, oltre la metà con un imponibile al di sotto dei 20.000 euro annui…
Anche se è del tutto probabile purtroppo che tali dati medi siano sottovalutati, tuttavia è sotto gli occhi di tutti che l’andamento della pluridecennale CRISI economica nel nostro Paese è un qualcosa che sta minando serissimamente il FUTURO, soprattutto delle nuove generazioni, che si troveranno a dover far fronte ai DEBITI che Governi autoreferenti e probabilmente anche non del tutto competenti hanno creato!

Tutto ciò non è assolutamente giusto e i tempi per rimediare a un tale stato di cose non è poi molto. Qui, ancora una volta, … “o si fa l’Italia, o si muore” !

Maurizio Sbrana.

Questo articolo parla di:

12 novembre 2024
15 dicembre 2024
19 novembre 2024
9 novembre 2024
archiviato sotto: