Se non ora, QUANDO ancora ?…
L’ITALIA sta soffrendo da almeno 30 anni un progressivo DECLINO, soprattutto economico, ma anche sociale e morale…Tutte le Statistiche internazionali lo certificano.
In questi ultimi trent’anni si sono avvicendati al Governo del Paese forze politiche di Sinistra, di Destra, di Centro, nonchè di Tecnici… Sono state fatte le cosiddette correzioni finanziarie per cercare di tenere i nostri Conti Pubblici in equilibrio, per centinaia di miliardi di euro, con il risultato che il nostro DEBITO alla fine del 2021 ammonta a ben 2.678 miliardi di euro (circa il 150% del nostro PIL, pur se questo dato risulta chiaramente sottovalutato, ma questo ‘non si può dire’…per noti motivi).
Il Paese è sostanzialmente DIVISO IN DUE, ovvero ci sono due Italie: una di serie A, che o per meriti o per furbizia se la cava egregiamente e che detiene il 90% dello stock di ricchezza, essendo però soltanto il 50% della popolazione complessiva, e una di serie B che è l’altro 50% della popolazione e che detiene soltanto il restante 10% di ricchezza, con frange di almeno il 10-15% letteralmente alla canna del gas!
Tutti i Governi degli ultimi almeno 30 anni, si sono soltanto preoccupati di non intaccare questo dualismo, per motivi soprattutto ideologici e di parte, disconoscendo totalmente il dettato della nostra Costituzione (Art.1:Repubblica fondata sul LAVORO…, Art.2: Doveri inderogabili di SOLIDARIETÀ SOCIALE…, Art.3: Rimuovere gli ostacoli che limitino l’EGUAGLIANZA dei Cittadini…, eccetera, eccetera…).
E cosí lo sviluppo del Paese, sia dal punto di vista economico che sociale si è BLOCCATO !
Sarebbe ora quindi giunto il momento di DIRE LA VERITÀ agli Italiani. E il PIANO EUROPEO che ci destina ingenti capitali per il rilancio del Paese dovrebbe essere la spinta a RIFORMARE tutto ciò che si è decantato in questi ultimi 30 anni…
Anche perchè l’Italia le risorse per poter risorgere le ha in casa, ma allocate molto male.
È inutile girarsi in tondo: la prima cosa da fare è quella di METTERE MANO ALLE DISEGUAGLIANZE SOCIALI, con Piani di Riforme sul Fisco, sulle Successioni e sui Grandi Patrimoni.
Si deve, per il BENE DI TUTTI, attenuare le forti differenze tra le DUE ITALIE di cui detto sopra…Occorrono Riforme serie e lungimiranti che possano REDISTRIBUIRE congruamente, anche se gradualmente, REDDITI e RICCHEZZE, in modo tale da poter accrescere il potere d’acquisto delle fasce attualmente più disagiate della popolazione, per far accrescere i loro CONSUMI, e quindi poter poi incrementare la nostra produzione, con recupero dei disoccupati e dei precari, e in definitiva rimettere in moto il PIL del Paese. Ragionando, ciò dovrebbe essere positivo per tutti, anche perchè andando avanti di questo passo, come negli ultimi 30 anni, ciò che ci attenderebbe lo si conosce già: una prosecuzione del declino costante che potrebbe poi portare anche a scontri sociali che l’Italia non potrebbe sopportare…
Speriamo che i nostri Rappresentanti alle Camere vogliano comprendere questa situazione di estremo pericolo e vogliano agire per finalmente CAMBIARE VERAMENTE LE COSE, sostanzialmente, però, non con le ‘riformette’ che tuttora questo ‘Governo dei migliori’ ci sta propinando…
Maurizio Sbrana