A tutt’oggi, a 18 giorni dall’invasione russa dell’Ucraina, non si scorge all’orizzonte niente di buono! Anzi…
Le SANZIONI ECONOMICHE varate dai Paesi del G7, dai Paesi Nato e dalla UE sono state attivate e certamente avranno effetti negativi sull’economia della Russia.
Ma a questo riguardo occorre ‘parlare chiaro’…
Premesso che l’intervento dei Paesi ‘alleati’ non poteva impegnarsi molto oltre alle citate sanzioni, pena lo scoppio della terza guerra mondiale nucleare (la penultima, in quanto -come ebbe a dire Einstein - la quarta sarebbe combattuta con pietre e clave…), l’opinione pubblica deve peraltro essere informata che maggiore sarà la durata di questa ‘assassina’ avventura di Putin e più negative saranno le ricadute sulle economie degli altri Paesi, e ciò soprattutto in UE, a motivo della forte dipendenza energetica dalle forniture russe di gas e petrolio (e qui ci sarebbe da parlare della insipienza quasi generale dei Paesi dell’Unione che nei decenni non hanno calcolato il pericolo derivante da questa anomala dipendenza da un solo Paese, e per di più della ‘struttura’ della Russia…)!
Poi ci sarebbe anche da considerare che comunque quello che è accaduto e sta svolgendosi non è affatto un colpo di testa isterico di Putin, ma fa parte di una sua visione quasi di ‘rivincita’ sull’Occidente. Putin vuole essenzialmente ricostituire l’impero sovietico e dotarsi di una serie di Paesi-cuscinetto tra la Russia e la UE. Non vuole la NATO a 5 minuti dai suoi missili… Tutto ciò quindi è chiaramente stato programmato nei minimi particolari in mesi e mesi, tanto che ho forti dubbi che ad esempio le sanzioni contro gli ‘oligarchi’ possano loro procurare seri danni, dal momento che i loro conti probabilmente erano già stati spostati nella gran maggioranza nei paradisi fiscali, di cui la terra è piena (senza tra l’altro che i Governi del mondo facciano niente per eliminarli…)! Ugualmente i fondi della RISERVA della Banca Centrale Russa (circa 6-700 miliardi di dollari!), molti dei quali certamente dirottati nei mesi scorsi al di fuori dell’Occidente.
Ed è così che i più seri effetti negativi delle Sanzioni (che, ripeto, erano da fare certamente, assieme alla volontà assoluta di non voler fare la guerra della NATO a Putin) li patiranno i Paesi che le avranno avviate, e soprattutto quelli più direttamente dipendenti da gas e petrolio russi, ovvero Italia e Germania…
Gli effetti di ciò si stanno già vedendo dai forti rincari dei carburanti, di quasi tutte le materie prime e in una parola dell’INFLAZIONE che di qui a poco raggiungerà anche il 10% (giá ora essendo al 6% in Italia, al 7% in Germania e al 9% negli USA ), senza parlare delle BOLLETTE di gas e luce, che praticamente sono raddoppiate nel giro di pochi mesi!
Tutto ciò è una miscela esplosiva dal punto di vista della RIPRESA delle economie dopo la batosta dovuta a due anni di PANDEMIA, tanto che i PIL dei Paesi della UE soffriranno non poco, a causa del calo certo della propensione al consumo da parte della popolazione europea.
E mentre tutto ciò è chiaro perfino ad un cieco…, cosa dice la Banca Centrale europea? Che accelererá la fine del QE, prima di quello che era stato in precedenza programmato!
Il contrario esatto di quello che dovrebbe fare la BCE, a quasi 10 anni del “WHATEVER IT TAKES”, di draghiana memoria.
Mah! Che mondo…
Maurizio Sbrana