Formazione, cultura e società

di Massimo Terrile - 11/10/2018
LETTERA APERTA ALLE CASE EDITRICI

Ci rivolgiamo a Voi in quanto riteniamo il vostro intervento fondamentale per avviare quel cambiamento culturale necessario a consentire alle nuove generazioni di affrontare l’esistenza in un’ottica non antropocentrica, lontana dalle credenze del passato. Le discipline umanistiche non possono infatti prescindere delle conoscenze scientifiche che caratterizzano ogni epoca, pena il decadimento della loro funzione sociale di osservazione, critica e guida dell’umanità. Il ritmo attuale di evoluzione di tali conoscenze impone quindi un aggiornamento dei programmi e dei testi didattici che ancora non hanno recepito le istanze del mutato rapporto umano-non umano.

Le scoperte rivoluzionarie dell’antropologia, della biologia, dell’etologia, della scienza dell’alimentazione e di molte altre discipline, abbinate al progresso tecnologico, hanno determinato la profonda revisione delle tradizionali convinzioni riguardanti l’etica interspecifica. Ad esempio, è stata superata la credenza di dover assumere, a fini di sopravvivenza, cibi di origine animale e di dover utilizzare gli animali non umani per la produzione di altri beni di consumo. Si è altresì affermata la convinzione che gli animali non umani sono ‘esseri senzienti’, principio finalmente espresso nell’art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, sebbene non ancora pienamente applicato. Di conseguenza, si diffonde sempre più il concetto di dover abbandonare la cultura antropocentrica e specista che ha caratterizzato fino a oggi il pensiero umanistico. Lo stesso ‘Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca’ nel decreto del 16.11.2012 n. 254, paragrafo ‘L’uomo, i viventi e l’ambiente’, afferma che occorre "Riconoscere in altri organismi viventi, in relazione con i loro ambienti, bisogni analoghi ai propri".

I risvolti pratici di una tale dichiarazione sono evidenti e riguardano allevamenti, mattatoi e laboratori di ricerca scientifica quali contesti più cruenti in cui gli animali non umani si trovano in stato di sofferenza e oppressione e dove le parole del suddetto decreto suonano quanto mai veritiere e indicative, non esclusi i connessi aspetti ecologici. La scelta di letture, esercizi, riflessioni, da proporre nei testi didattici non dovrebbe quindi mai trascurare il rispetto dovuto ai non umani, a partire dalla condanna di attività ancora considerate ‘ludiche e bucoliche’ quali caccia e pesca, a quella di spettacoli con animali (circhi, zoo, acquari, mostre, pali, delfinari) nonché lotterie, ecc.., all’esibizione di mezzi di costrizione quali catene e gabbie. Le relative immagini dovrebbero essere utilizzate solo per sottolinearne gli aspetti etologici, al puro fine di evidenziarne la conseguente illiceità.  Sarebbe inoltre opportuno inserire nei testi scolastici anche la piramide alimentare vegana, con i suggerimenti di esperti nutrizionisti utili a sottolinearne vantaggi e rischi, così come occorrerebbe fare per qualsiasi altra ‘dieta’.   

            L’enorme valore aggiunto che potrebbe dare la diffusione delle suddette conoscenze alla ‘cultura umanistica’ rischierebbe infatti di essere vanificato ove si insistesse solo su benefici materiali, trascurando quelli ben più importanti di livello etico, che ne determinano oggi l’evoluzione. Se le contraddizioni presenti in ogni epoca rappresentano la misura della velocità del progresso, è anche vero che il loro superamento è tanto più veloce quanto più si abbia il coraggio di mettere in discussione le credenze del passato. La responsabilità di tale rivoluzione culturale spetta quindi anche a quanti sono fautori e partecipi della formazione delle nuove generazioni.

Nello scegliere i testi e le immagini da pubblicare sui libri destinati alle scuole, a qualsiasi livello, Vi invitiamo pertanto caldamente a tenere conto di tali riflessioni, affinché arrivi chiaro e forte l’invito a non sfruttare in alcun modo gli esseri senzienti di qualsiasi specie - evitando per contro di offrire un quadro edulcorato e ingannevole delle loro sofferenze - e mettere le nuove generazioni in grado di affrontare senza pregiudizi il mondo di oggi e quello di domani. 

Ringraziandovi per l’attenzione, restiamo in attesa di una cortese risposta e di una Vostra iniziativa in merito.

 

Cordiali saluti

Massimo Terrile

Movimento Antispecista

www.movimentoantispecista.org ;

e-mail: ma@movimentoantispecista.org

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