Sono passati 80 giorni dalle scorse elezioni e siamo ancora - per citare l’esilarante definizione del Bellavista di Luciano DeCrescenzo - nell’ingorgo “a croce uncinata” ( in questo caso di reciproci veti ). Sino a ieri tuttavia sembrava finalmente che il corteggiamento fra Lega e M5S avesse esaurito la fase di “annusamento” e fossimo in dirittura di arrivo per la presentazione del nuovo governo “giallo-verde”. Non è che pensassimo a questo risultato come il meglio che poteva capitarci, ma dopo le delusioni dateci dalla sinistra in questi ultimi tempi, la rabbia e la frustrazione ci portavano a dire “Ma sì, e che caspita, vadano pure al governo questi parvenus, questi zoticoni ripuliti! Dopo tutto non potranno fare peggio dei loro predecessori! Abbiamo visto di tutto in questo paese perduto: incapaci, mafiosi, collusi, corrotti, gente che rideva e lucrava sulle disgrazie altrui, viziosi che imponevano le proprie amanti nelle istituzioni politiche e amministrative del paese, personaggi tristi e patetici che ci hanno coperto di vergogna a livello internazionale…cos’altro ci manca di sperimentare?” E quando si è concretizzata la possibilità di un accordo fra i due vincitori delle elezioni, abbiamo preso un bel respiro e ci siamo disposti a osservare senza prevenzioni e con curiosità questa nuova svolta politica.
Ed ecco che il nome viene fatto: quello di Giuseppe Conte. Non lo conosciamo, così cerchiamo di informarci: chi è, cosa fa, cosa sa… ed ecco che sul più bello vien fuori che è un epigono di Oscar Giannino e che gran parte delle voci del suo curriculum sembra siano fasulle… e un grande scoramento ci prende: ma accidenti, possibile che la gente non impari mai?? Uno che vuol fare politica deve saperlo che la macchina del fango si metterà subito in moto appena spunta il suo nome e che gli avversari gli conteranno anche i capelli in testa e non gli perdoneranno niente, ma proprio niente!! Ma che bisogno aveva costui di mentire? Per appendersi sul petto qualche medaglietta in più? Ma se scoprono che non è una medaglietta ma è una patacca, allora è la fine di tutto! Lega e M5S se lo dovevano aspettare che avrebbero vagliato al setaccio più fine tutte le loro proposte e dovevano dunque essere più accorti anche loro nel proporre i nomi dei loro candidati. Lo sapevano che tutti li aspettavano al varco: non solo i politici italiani, ma anche gli stranieri e soprattutto i tedeschi, preoccupati che i servi italioti possano alzare la testa. E allora perché mettersi nella condizione di venire svillaneggiati da tutti? Non è solo una questione di ingenua inesperienza da debuttanti, qui si tratta solo di puro e semplice buonsenso! Cascano davvero le braccia, davanti a tanta stupidità.
Bene, e adesso?Tornare a votare con questa legge che fa schifo sarebbe inutile: per quanto possano esserci infatti delle variazioni nelle percentuali, non saranno mai tali da darci un governo stabile e del resto la legge è stata congegnata apposta così, in modo che i 5stelle ( che si sapeva avrebbero avuto un exploit eccezionale) non potessero avere la possibilità di governare, se anche avessero vinto le elezioni, a meno che non raggiungessero il 51%, cosa impossibile.
Ripeto: e ora che succede? Berlusconi si è già proposto come premier, ora che avuto una “grazia” sulla sua proscrizione. Chissà come mai… Ma non credo proprio che possa sperare in niente, lui e il suo povero patetico cranio dipinto, ma d’altra parte questo paese è pavido, pauroso di ogni novità, di ogni cambiamento, anche se restare fermi vuol dire trovarsi nei liquami fino al collo “non fate l’onda!” è il nostro motto… o forse è “bevete piano”? Lo sapremo nei prossimi giorni.
Barbara Fois