A Brescia prove tecniche di criminalizzazione del dissenso e del conflitto

di Coordinamento per la Democrazia Costituzionale nazionale - 18/01/2025
L’esercizio della forza a garanzia della sicurezza può essere giustificato solo in un quadro di rispetto della Costituzione e delle persone.

Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale nazionale e il Comitato di Brescia esprimono solidarietà alle esponenti e agli esponenti di Extinction Rebellion Italia, Ultima generazione e Palestina libera che lunedì 13 gennaio davanti all’ingresso dell’industria bellica “Leonardo s.p.a” hanno pacificamente manifestato per la libertà del popolo palestinese, contro la guerra e l’invio di armi e hanno subito forme di repressione inaccettabili.

Ventitré manifestanti sono stati trattenuti in questura per accertamenti durati molte ore, le attiviste sono state sottoposte a ispezioni corporali tanto umilianti quanto immotivate, i reati contestati paiono spropositati rispetto alle condotte tenute.

Al di là di ogni discussione su obiettivi e modalità di espressione è evidente il carattere pacifico di questa manifestazione davanti alla Leonardo e quindi si tratta di difendere il diritto costituzionale dei manifestanti a protestare ed esprimere opinioni critiche.

S’impone la necessità di acclarare i fatti, condannare fermamente gli atti lesivi della dignità delle persone che hanno manifestato le loro opinioni, adottare sanzioni verso i responsabili di comportamenti contrari alla Costituzione e alle sue garanzie.

L’accanimento persecutorio contro pacifiche manifestazioni, i reiterati provvedimenti repressivi e lesivi di libertà e diritti costituzionalmente garantiti, l’intenzione del Governo e della maggioranza parlamentare delle destre di introdurre “scudi protettivi” a garanzia dell’impunità dell’operato di appartenenti alle forze dell’ordine che avessero commesso reati, non sono consoni a uno Stato di diritto.

Questo inaccettabile episodio di repressione ha evidenti collegamenti con il tentativo in corso di approvare nuove leggi che moltiplicano i reati e le pene di quanti vogliono esprimere liberamente la loro opinione e il loro dissenso.

L’esercizio della forza a garanzia della sicurezza può essere giustificato solo in un quadro di rispetto della Costituzione e delle persone.

18/1/2025

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