GLI INFORTUNI DA COVID SUL LAVORO

di Umberto Franchi - 24/12/2020
L'art. 32 della Costituzione stabilisce che la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività garantendo cure gratuite agli indigenti
 I dati elaborati dall'Inail in merito ai contagiati da Covid sul lavoro alla data del 30 novembre 2020, vedono :
1) 104.000 persone contagiate pari al 21% di tutti gli infortuni sul lavoro ;
2) la seconda ondata riferita al mese di ottobre e novembre vede un aumento dei contagiati con 49.000 contagiati rispetto ai 46.000 del mese di marzo ed aprile;
3) i morti sono 366 , su circa 1000 morti totali per "omicidi" infortuni sul lavoro ed il dato si divide con circa 50% nella prima e seconda ondata;
4) i settori più colpiti sono il sanitario, le pulizie, trasporti, ristoratori;
5) il 70% dei contagiati sono donne contro il 30% uomini, mentre le morti riguardano all'80% gli uomini.
CHE DIRE ?
Se nonostante quello che ' Avvenuto nella prima ondata , nella seconda abbiamo un aumento degli infortuni per contagio Covid ed i morti continuano ad essere identici a quelli della prima ondata, la colpa non e' "del destino cinico e baro" ma della mancanza di prevenzione da fare attraverso : - i Dispositivi di protezione individuale che non sono stati sufficienti; - la formazione , informazione ed addestramento dei lavoratori risultata inadeguata ; - l'organizzazione del lavoro spesso flessibile, precaria, frantumata, con molti straordinari ... e con i datori di lavoro che esercitano anche in modo subdolo il ricatto occupazionale !
UNA DOMANDA SORGE SPONTANEA: forse chi governa lo  "Stato Italiano"  ha dimenticato che l'art. 32 della Costituzione stabilisce che la Repubblica  tutela la salute come fondamentale diritto dell'individuo e interesse della collettività garantendo cure gratuite agli indigenti ?
Umberto Franchi

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