Per una mobilitazione in difesa della democrazia parlamentare

di Antonio Caputo - huffingtonpost.it - 11/08/2019
E' lora della verità e del coraggio civile

Alcune incongruenze e violazioni della Costituzione. Chi dovrebbe rappresentare le Istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica  per passare alle amministrazioni (in teoria imparziali e soggette al principio di legalità) alla magistratura (soggetta alla legge e in primis alla costituzione) ai media afoni e acritici quando non supini o complici, troppo spesso e da troppo tempo assiste passivamente alla devastazione del principio di legalità che tende a far prevalere quella che Costantino Mortati chiamava “costituzione materiale”(del furbo e prepotente).

Su Facebook il prof. Raffaele Simone ha indicato  “una massa di punti deboli della nostra Costituzione”, ma in realtà di chi dovrebbe garantirne l’applicazione coerente e non distorta. Gli anticorpi istituzionali perché siano efficaci devono funzionare, non c’è testo normativo che tenga. E democrazia e separazione dei poteri sono concetti concreti e non astratti.

Scrive Raffaele Simone:

“1. Come può un capo del governo non esser lui a scegliere e proporre i ministri ma esser scelto da due individui che poi lo tengono sotto scacco per tutto il tempo?”. Viene qui in evidenza la passività di Mattarella nell’aver recepito un governo basato su di un contratto di diritto privato. Contrario alla lettera e alla logica costituzionale. In cui ciascun contraente porta avanti la sua parte di promesse (mancate in quanto ostacolate in tutto o in parte dall’altro) mentre entrambi contravvenendo ai fondamenti della democrazia rappresentativa parlamentare indicano un Carneade (senza offesa per il celebre filosofo scettico) come esecutore del c.d. contratto ,vice dei due vice .


“2. Come può un ministro essere assente dal suo ministero quasi tutto il tempo, disertare le sedute delle camere e le riunioni internazionali che lo concernono, invadere di continuo le sfere di tutti gli altri suoi colleghi ministri sparando proposte improvvisate su tutto, senza che nessuno possa richiamarlo?”. Il pesce puzza dalla testa . Il vice dei due vice o esecutore non ha alcun potere e tanto meno quelli sanciti dall’art.95 costituzione.


“3. Come può un ministro comportarsi in modo volgare, sboccato e osceno senza che nessuno possa rimuoverlo dal suo incarico, richiamandolo alla “disciplina e onore” che la Costituzione impone a chi riveste cariche pubbliche?”. Idem con patate (lesse).


“4. Come può il segretario di un partito che non ha che il 17% dei voti di un elettorato pari a due terzi di quello potenziale dettare regole e legge a un intero governo?”. Non può se funzionasse al meglio la democrazia parlamentare rappresentativa tenuta al guinzaglio e in ostaggio non solo da Lega e Salvini  ma dal complesso di chi occupa il palcoscenico di una democrazia recitativa che si sta consumando. 


“5. Come può un ministro presentare una mozione di sfiducia contro il capo del governo di cui fa parte, il quale teoricamente dovrebbe averlo scelto?”. Potrebbe al più ritirare la sua delegazione costringendo Conte a dimettersi e passando la palla a Mattarella per ogni ulteriore passaggio.  

 
“6. come è possibile che il segretario di un partito che è stato condannato a rifondere 49 milioni di denaro pubblico sia anche ministro della Repubblica e non venga fatto decadere d’ufficio?”


“7. Come può il capo dello Stato firmare decreti legge che non rispondono ai requisiti di urgenza che impone la Costituzione, soprattutto se prodotti da gabinetti che governano quasi solo con decreti legge, fatti passare per giunta con richieste di fiducia, cioè scavalcando il parlamento?”. Abusi questi da tempi immemorabili. Competerebbe al presidente  della Repubblica una vigilanza a cui in nome del quieto vivere si è rinunciato.. Decreto sicurezza bis caso esemplare e suicida oltre che  una beffa.. Promulgato un secondo prima della crisi di governo con un messaggio inutile e inefficace che precipita nel vuoto e che non impedisce la strage umanitaria che si sta consumando nel mare nostrum.                              

Nel frattempo i cittadini sono vittime sacrificali oltre che complici più o meno consapevoli di tutte queste (ed altre) vere porcherie. 

È proprio vero che le Istituzioni hanno bisogno di  uomini per funzionare. Come il profetico Ugo La Malfa che nel 1974 scriveva : “Se capeggiassi un movimento di rivolta al sistema avrei tre-quattro milioni di voti. Non li potrò mai avere questi voti. Sono un uomo del sistema, della democrazia così come è nata dopo la Liberazione, mi muovo nel quadro dei partiti. L’ansia antipartitica che sta investendo il Paese non può essere accarezzata. Il compito nostro, di noi politici è di incanalarla, non di servirla o essere asserviti ad essa”. E’ l’ora della verità e del coraggio civile. Di una mobilitazione che vada oltre l’asfissia dell’attuale quadro partitico e di scelte determinanti per il nostro futuro. Cominciando  a ricostruire l’edificio pericolante della democrazia parlamentare rappresentativa e della separazione effettiva dei poteri .Quale base della competizione politica. In difetto rapidamente crollerà quel che resta di una costruzione ideale eretta nel.1948 per sfuggire all’incubo della dittatura e al secolo dei sovranismi guerrafondai con la stella polare dei principi di Giustizia e Libertà.       

Sento che è tardi e forse il tempo è maledettamente scaduto. Ma anche il dovere di gridarlo. Lo dobbiamo ai nostri maggiori. Rileggevo in questi giorni Orwell. 1984 e il libertario Omaggio alla Catalogna: l’antonomia fondamentale, la vera divisione, dice Orwell,  rimane quella tra autoritarismo e libertà e non quella tra conservatori e rivoluzionari.  Potremmo aggiungere anche i servi più o meno sciocchi.                                 

Il concetto abusatissimo e metastorico  di “populismo” è in proposito ingannevole e fuorviante. Casomai falsa democrazia recitativa. Chi oggi professa l’ossimorica  “democrazia illiberale’ va chiamato col suo nome. È un modello autoritario che dissolve lo stato di diritto. E con esso il concetto stesso di costituzione: norma fondamentale o grundnorme a base del principio di isonomia, la legge uguale per tutti. Base indefettibile della democrazia rappresentativa che ha come primo scopo la tutela delle minoranze.

Mentre qui chi è davvero assiso sul Colle tace.  Anche quando un affannato e sudacchioso Salvini citando forse inconsapevolmente ma testualmente Hitler, comunque comicamente per chi apprezzi la gag degna di un redivivo Fantozzi,  sulla improbabile spiaggia dell’ex dannunziana Pescara chiede per se ’“pieni poteri”.   

Dove sei Mattarella? L’ho sempre detto . Ci vorrebbe un Ombudsman!

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