Pasquale Stanzione, Garante della Protezione Dati Personali (GPDP),
le scrivo perché sono indignato dai limiti posti per scovare gli evasori fiscali da una legislazione che tende a tutelare più la privacy di chi non paga le tasse, che il diritto di chi le paga a non sentirsi un fesso. Dopo anni di lavoro dipendente sono andato in pensione, il che significa che - come milioni di persone - ho sempre pagato le tasse con la ritenuta alla fonte.
Pasquale Stanzione,
ora leggo che si vorrebbe vietare l'utilizzo dei dati in rete per scovare i furbi, che ostentano macchinoni, vacanze lussuose e piatti in ristoranti stellati, ma poi dichiarano una miseria. Queste ''premure'' per chi non fa il proprio dovere fiscale sono scandalose e provocano lo sdegno di noi contribuenti, stufi di pagare tasse salate, solo perché chi non le paga può godere della complicità del Governo. Non chiediamo la luna, ma giustizia fiscale!
Con vigilanza democratica,
Massimo Marnetto - Roma
Lettera aperta al Garante