"Reddito di cittadinanza": è giusto, va tolto o modificato ?

di Umberto Franchi - 11/09/2021
Mi sembra che, il “reddito di cittadinanza “, sia uno strumento non solo di “Civiltà” ma indispensabile per cercare di lenire le disuguaglianze create dalle scelte classiste fatte nel passato da tutti i governi di centrodestra e centrosinistra

E’ GIUSTO IL REDDITO DI CITTADINANZA ? VA TOLTO O MODIFICATO ?
 
Secondo i rilievi fatti dall’ISTAT , in Italia durante la pandemia i cittadini in povertà assoluta, sono aumentati di un milione, passando da 4,6 milioni a 5,6 milioni... esistono poi circa 10  milioni di cittadini in povertà relativa...;
Il Reddito di cittadinanza copre con un importo medio di 580 euro mensili, viene erogato  circa il 44% dei poveri assoluti , per il fatto che per poter aver diritto al sussidio il cittadino deve avere la cittadinanza italiana da almeno 10 anni , tagliando fuori la maggioranza dei migranti;
Il costo annuo è di circa 8 miliardi di Euro e la maggioranza dei beneficiari sono collocati al Sud del Paese.
Tutta la destra economica e politica sostiene che il Reddito di Cittadinanza sia “Come una droga” dove i cittadini preferiscono vivere  con il reddito di cittadinanza anziché cercarsi una lavoro e lavorare magari in modo precario e sottopagato ... inoltre hanno aperto una campagna mediatica evidenziando i truffatori “del reddito di cittadinanza” ... il tutto,  perché vorrebbero toglierlo.
Ma per capire se il Reddito di cittadinanza è giusto o se va tolto o modificato, è necessario fare analisi di quello che è avvento in Italia in modo strisciante dalla metà degli anni 80 fino  alla realtà odierna .
 
da circa 30 anni, è stata perseguita una precisa scelta  politica a sostegno  di precisi interessi economici privati, a favore delle classi ricche dominanti, con risultati deleteri  che hanno portato  all’incremento della disoccupazione , la controriforma delle pensioni, la  distruzione della sanità pubblica,  la distruzione dei diritti dei lavoratori, alla distruzione del SSN ,ed altre scelte di privatizzazione di aziende e beni pubblici per favorire le classi borghesi dominanti , con  un sistema economico predatorio che danneggia le classi medie/povere e subordinate.
I lavoratori ed i pensionati negli ultimi 8 anni, hanno subito una decurtazione dei salari e pensioni di oltre 1000 euro l'anno, rispetto al costo reale della vita e continuano ad essere  gli unici a pagare le tasse senza evadere;
 
Con la pandemia (ma anche prima)  la disoccupazione giovanile e' al 27% e chi trova un lavoro deve farlo in modo precario e sottopagato quasi sempre in lavori in appalto e subappalto, o false cooperative, oppure false partite iva, con stipendi che difficilmente superano i 5 euro lordi orari e quindi non solo   restano sotto “il reddito di cittadinanza”... ma chi lavora in modo precario e super-sfruttato con salari “di fame” ,per sopravvivere deve lavorare 10/12 ore al giorno .
Le scelte politiche sia dei governi di centrodestra che quelli di centrosinistra , hanno fatto si che in Italia il 55% di tutta la ricchezza esistente sia nelle mani del 10% della popolazione molto ricca... mentre il restante 45% viene suddiviso tra il 90% della popolazione, con un 20% di essa che detiene solo lo 0,7% della ricchezza esistente creando la povertà assoluta sopra menzionata;
 
Mentre secondo il Censis il bilancio della recessione è di  meno 967.000 occupati a tempo pieno e 1,2 milioni in più a tempo parziale;
Il part time involontario riguarda 2,7 milioni di lavoratori, con un boom tra i giovani (+71,6% );
 Dall'inizio della crisi pandemica  , le retribuzioni medie del lavoro dipendente sono scese di oltre 1.000 euro ogni anno. I lavoratori che guadagnano meno di 9 euro l'ora lordi sono 2,9 milioni.(6 euro netti);
 
IN QUESTO CONTESTO IL REDDITO DI CITTADINANZA COPRE CON:
  • Il “SUSSIDIO DI POVERTA’”  , che interessa  tutti coloro che non hanno un lavoro con un reddito familiare ISEE inferiore a 9.360 euro l’anno ed il reddito familiare annuo non può essere superiore ai 6.000 euro per ogni singolo . Esempi:  a) se una famiglia di 3 persone (padre, madre, figlio/a), vi sono due entrate di 510 (1020) euro mensili, superano i 12.000 euro l’anno quindi non avranno diritto ad alcuna integrazione . b) se la stessa famiglia percepisce un reddito inferiore ai 12.000 euro l’anno, ed ha un ISEE inferiore a 9.360 euro, essa prenderà una cifra ad integrazione fino ad arrivare a 9.360 euro l’anno, quindi sicuramente meno dei 780 euro inizialmente  promessi;
 
  • RICOLLOCAZIONE DEI LAVORATORI CHE PERCEPISCONO IL REDDITO DI CITTADINANZA: alle aziende che assumeranno i lavoratori che percepiscono il “sussidio” verrà corrisposta per intero una cifra di 780 mensili per un periodo massimo di 18 mesi, quindi il fondo per il “reddito di cittadinanza – sussidio di povertà” di 7,1 miliardi per il 2019,  8 miliardi nel 2020, e 8,3 miliardi nel 2021 , dovrebbe servire come incentivo alle imprese a fare nuove assunzioni, senza alcun vincolo di assunzioni a tempo indeterminato  ma possono assumere anche solo a tempo determinato in modo precario con bassi salari..
 
  • COMUNQUE:  PER POTER OTTENERE IL “SUSSIDIO DI POVERTA” E’ NECESSARIO CHE:
  1. I titolari si devono impegnare a lavorare gratuitamente in attività socialmente utili per 8 ore settimanali;
  2. Devono eseguire in modo obbligatorio corsi di formazione;
  3. Il disoccupato da 6 mesi , deve accettare almeno una offerta di lavoro su tre entro 250 Km da casa e se è disoccupato da 12 mesi , deve accettare il lavoro entro 500 km da casa (sic);
  4. Chi percepisce il sussidio di povertà , non può fare nessun altro lavoro in nero perché potrebbe rischiare fino a 6 anni di carcere;
  5. I beneficiari del sussidio dovranno spendere subito il corrispettivo mensile tramite “carta dei poveri” e presso esercizi stabiliti dal governo . 
 
In realtà i primi tre punti (a b c) , non sono mai stati applicati per difficoltà da parete dei Centri Per L’Impiego a trovare una nuova occupazione e formazione
Ora mi sembra che da quanto ho sopra evidenziato , il “reddito di cittadinanza “, sia uno strumento non solo di “Civiltà” ma  indispensabile per cercare di lenire le disuguaglianze create dalle scelte classiste fatte nel passato da tutti i governi di centrodestra e centrosinistra .... e le modifiche andrebbero fatte sia per rendere funzionali i Centri per l’Impiego; sia per obbligare i datori di lavoro a pagare i dipendenti con un salario minimo di almeno 9 euro nette l’ora; sia per estenderlo e non per restringerlo...
Umberto Franchi

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