Il piano Bibby

di Giorgio Cremaschi - 24/07/2023
Il piano reale dell’Europa, di tutti i governi e della Commissione di Ursula von der Leyen; il piano di cui si discute nella ipocrita Conferenza Europea sull’immigrazione che segue il feroce accordo neocoloniale di Tunisi, è il Piano Bibby.

L’orrore che vedete nella foto è un lager galleggiante per migranti. Lo utilizzerà il governo britannico che, in ossequio al liberismo di cui è fanatico come della guerra, lo ha noleggiato da una compagnia privata.

La compagnia che ha appaltato questa infamia è la Bibby Line Group, società di affari e navigazione di proprietà da secoli della famiglia Bibby. Il fondatore della compagnia e degli affari di famiglia, John Bibby, ai primi dell‘ottocento era un mercante di schiavi.

Marx scrisse che l’accumulazione di capitale, necessaria per lo sviluppo del capitalismo industriale, fu soprattutto dovuta alla tratta degli schiavi, organizzata dalle compagnie di sua maestà britannica e di altri paesi europei.

Poi alla fine dell’Ottocento, abolita formalmente la schiavitù, Gran Bretagna ed Europa schiavizzarono un intero continente, l’Africa, buona parte dell’Asia, e tutto ciò che potevano conquistare nel resto del mondo, esclusa l’America Latina dove comandavano gli Stati Uniti.

Ora, finito il colonialismo formale, ma in piena competizione per quello sostanziale, Gran Bretagna ed Europa promuovono uno schiavismo neoliberale.

L’immigrazione serve ai profitti per avere lavoratori a basso costo, costretti in condizioni di oppressione poliziesca e brutale sfruttamento.

Il saccheggio dei paesi poveri serve a promuovere l’immigrazione.

Poi però, se i migranti eccedono il numero di schiavi richiesti dal mercato, se più persone povere e impoverite cercano di raggiungere i paesi da cui viene organizzato il loro impoverimento, allora ci sono lager e muri.

Dalle frontiere settentrionali della Polonia a quelle meridionali della Spagna si ergono muri presidiati da feroci miliziani. E dove i muri non si possono erigere perché c’è il mare, o perché dovrebbero essere edificati oltre i confini europei, si finanziano governi e tagliagole vari perché facciano loro il lavoro sporco.

Aiutiamoli a casa loro è lo slogan di Meloni e di tutti i neofascisti liberisti al governo in Europa.

E l’aiuto consiste nel pagare governi corrotti e criminali perché si occupino loro di selezionare chi potrà andare a lavorare in Europa e chi dovrà essere rinchiusi nei lager.

Le tradizioni dell’Europa, oggi esaltate nella sua guerra di civiltà contro il resto del mondo, devono tanto allo schiavismo. E per questo governi, padroni e ricconi europei e occidentali lo schiavismo, in forme e con giustificazioni diverse, continuano a perpetuarlo.

Altro che il Piano Mattei di cui blatera Giorgia Meloni, mentre si dichiara in totale accordo con la politica dei migranti del governo Britannico.

Il piano reale dell’Europa, di tutti i governi e della Commissione di Ursula von der Leyen; il piano di cui si discute nella ipocrita Conferenza Europea sull’immigrazione che segue il feroce accordo neocoloniale di Tunisi, è il Piano Bibby.

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