Siamo convintə della necessità di dare vita ad una grande mobilitazione contro la guerra e per la pace. Abbiamo salutato con favore la promozione della manifestazione nazionale del 5 marzo a Roma ed eravamo prontə a dare la nostra adesione sulla base di un appello che condividevamo perché, sostanzialmente, basato su quattro punti paritari tra loro:
- la condanna dell'invasione dell'Ucraina da parte del governo e dell'esercito russo;
- l’esplicita solidarietà alla società civile ucraina e russa che si oppone alla guerra con la nonviolenza;
- il no agli aiuti militari da Italia ed Europa;
- il no all’allargamento della NATO. .
Segnaliamo e stigmatizziamo il sostanziale stravolgimento imposto all’appello per cui eliminando i passaggi più qualificanti e dirimenti si è inteso cancellare quella che, seppur indirettamente, era una denuncia chiara delle decisioni assunte negli ultimi giorni, da Italia ed Europa e delle loro responsabilità anche passate.
Consideriamo quanto avvenuto un fatto grave perché mina la possibilità di promuovere una manifestazione unitaria non essendo stato permesso uno spazio effettivo e paritario per poter manifestare le posizioni di tuttə, rischiando così, di contribuire al clima di consenso che guarda alla realizzazione della pace attraverso la guerra e strumenti bellici.
Oltre al merito riteniamo che quello adottato sia un metodo inaccettabile visto che l'appello è stato diffuso da giorni ed era una piattaforma già di riferimento per l’adesione di tante realtà.
Per noi non ci sono più le condizioni per aderire formalmente alla manifestazione.
Ma restiamo convintə che quella di sabato sia una piazza di tuttə e vi prenderemo parte come singolə ribadendo che siamo con la società civile, con le lavoratrici e i lavoratori ucraini e russi che si oppongono alla guerra, che siamo contrari all'allargamento della NATO e agli aiuti militari di Italia ed Europa.
CESSATE IL FUOCO! MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA