Tutti in piazza: pace subito, solidarietà con l’Ucraina, Putin go home

di Redazione Micromega - 26/10/2022
Appello per partecipare alla manifestazione di sabato 5 novembre

Tutti parlano e straparlano di Pace, tutti vogliono la Pace. La questione cruciale è in cosa consista la pace. Quando una dittatura imperialista invade con il suo esercito una democrazia, e i cittadini di quest’ultima resistono eroicamente malgrado la schiacciante inferiorità bellica, la risposta, per ogni democratico, è adamantina: pace vuol dire il ritiro dell’aggressore entro i suoi confini, ogni altra soluzione sarebbe un premio a chi la pace l’ha violata, sterminando civili, violentando donne, massacrando e torturando.
Col Memorandum di Budapest del 1994, l’Ucraina generosamente consegnava le proprie 1800 ogive nucleari alla Russia, in cambio della solenne garanzia di Russia, Usa e Inghilterra dell’intangibilità dei confini di quel momento.
Raramente una situazione è stata più cristallina. C’è un’aggressione e c’è una resistenza che cresce. Ci sarà pace solo quando l’aggressore porrà fine all’aggressione. Altrimenti avverrebbe che “hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace”.

FIRMATARI DELL'APPELLO:
Simona Argentieri, Eva Cantarella, Maurizio De Giovanni, Erri De Luca, Paolo Flores d’Arcais, Daniela Ghergo, Gad Lerner, Dacia Maraini, Pancho Pardi, Cinzia Sciuto, Corrado Stajano

Per aderire scrivere a panchopardi45@gmail.com

 

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