Alla canna del gas

di Barbara Fois - Liberacittadinanza.it - 07/04/2022
L’inaccettabile ricatto di Putin

Ogni giorno paghiamo un miliardo al macellaio russo, in cambio del suo gas, da cui l’Italia dipende per il 40% delle sue fonti energetiche. Non basta: il russo pretende il pagamento in rubli e questo per dare di nuovo dignità alla sua moneta, che ormai vale quanto i soldi del Monopoli. E noi cosa facciamo? Che posizione prendiamo rispetto a questo lercio ricatto? Proprio ieri sera Draghi a questo proposito ha detto: “volete la pace o il condizionatore acceso?” Ma che caspita di discorso è?? Cosa vuol dire? Che per avere la pace non bisogna sanzionare la Russia? Che le facciamo fare quello che vuole, anche entrare in Europa e prenderci a calci nelle gengive?Ma questo non era un genio della finanza e dell’economia? Perchè non dice invece: Questo è il momento di mettere in atto un rinnovamento delle fonti energetiche, in senso ecologico, dando spazio al fotovoltaico e all’eolico. I soldi ci sono ed è giunto anche il momento di fare finalmente questo salto di qualità.

Ecco, mi sarebbe piaciuto sentire questa rassicurazione, una presa di posizione che avrebbe ridato fiducia ed entusiasmo a tutti, io credo. Invece no. L’uomo è in linea con la più vecchia e stantia politichetta da quattro soldi, senza iniziativa, senza fantasia, adagiata nel solco di una pigrizia mentale fin troppo comoda. Pancho Pardi, qui su queste pagine, ha scritto un pezzo pieno di umanità e di nobiltà, che condivido nello spirito, ma, caro Pancho, non dovremmo venir messi davanti ad un aut aut del genere, che dimostra solo la pochezza di una politica incapace di affrontare le contingenze più difficili. Una politica che da anni avrebbe dovuto affrontare il problema delle fonti energetiche rinnovabili, non solo per renderci autonomi dalle fonti inquinanti dei combustibili fossili, ma soprattutto per salvare il pianeta. Invece abbiamo tergiversato e sui perché vorremmo assicurazioni che nessuno ci ha guadagnato, che il nostro futuro non è stato svenduto per denaro. Comunque sia andata, continuando a rimandare senza programmare un accidenti, eccoci a questo punto, a doverci sentir dire una frase così ingiusta e imperdonabile.

Presidente Draghi, noi vogliamo la Pace e vogliamo anche i condizionatori accesi, perché ce lo siamo meritato, perché per decenza non dovrebbe nemmeno pensare di scaricare su di noi responsabilità che sono solo sue e del suo governo, nonché dei governi precedenti al suo. Siamo un popolo che ha dimostrato, durante la pandemia, di essere responsabile, prudente e ordinato. Un popolo generoso molto più dei suoi politici, ma c’è davvero un limite a tutto! Lei, il suo governo, il parlamento, si mettano al lavoro e ci tirino fuori da questo impasse: è il vostro compito, è il vostro dovere e dovreste essere in grado di farlo, con un po’ di buona volontà. Oltre al vento e al sole, anche noi abbiamo gas e gassificatori, che solo Dio sa perché sono stati dismessi: forse perché nessuno ci guadagnava abbastanza? Del resto non è per caso che fu ucciso Enrico Mattei.

Questo è il momento giusto per affrontare la questione delle fonti energetiche rinnovabili e per costruirci delle valide alternative. Sta arrivando la bella stagione e abbiamo tutto il tempo di metterci al sicuro prima che sia di nuovo inverno. Vedremo quel che sarete in grado di fare.

Barbara Fois

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