Lenny Bruce diceva ..due cose separano l’Uomo dalle Scimmie, l’astrazione concettuale e le tasse. Sulla seconda non possiamo fare niente..o paghi o ti ammanettano ..ma sulla prima si, qualcosa potremmo fare. Continuare a pensare. Un esercizio in via di esaurimento.
Siamo nell’epoca dei conflitti senza scopo. Una bella definizione coniata da Riccardo Lombardi nei tardi anni settanta. La riporto in estrema sintesi: quando non si ha più, o non si ha ancora, un modello sociale alternativo anche il conflitto di classe tende ad esaurirsi in una serie di modesti aggiustamenti .. Vorrei spiegarmi. Non che io pensi che i modesti aggiustamenti siano minutaglie. Chiudere un buon contratto di categoria, salvare un ‘impresa in crisi, vedere un raider cinquantenne vincere una causa di lavoro sono cose buone e giuste. Men di meno immagino che la mancanza di una potenziale trasformazione complessiva giustifichi lo stare seduti a contemplare l’ingiustizia. Dico solo che percepisco una modesta verità : stiamo girando a vuoto.
Intendo, giriamo a vuoto come movimento antagonista. Se per qualificare meglio il concetto vogliamo usare ancora… di sinistra, facciamolo.. ma è una definizione logistica. Subito dopo la Rivoluzione Francese, nello spazio dell’Assemblea Nazionale , a sinistra faccia al Presidente c’erano i Giacobini. E’da quella collocazione che arriva il termine gauche/gauchiste .. e di contrappunto ..la droite. Le definizioni che ci accompagnano da due secoli ben abbondanti ed alle quali siamo così affezionati da volerle mescolare e superare… Mala tempora currunt.
Di fatto la nostra natura di socialisti ( nelle infinite variazioni di interpretazione del termine ) nell’ambito di un sistema prettamente capitalista, dovrebbe renderci sostanziali antagonisti. Mi sembra proprio questa una definizione ben più limpida e dirimente di altre. Ad esempio progressisti, con la quale talvolta ci dipingiamo. Concetto vago ed ambiguo, comunque solo complementare. Ad esempio , antagonista al sistema di potere vigente era senza dubbio Pietro Secchia, il grande Comunista, il capo Partigiano .. che fosse progressista uno stalinista dottrinario come lui mi pare dubbio. Lo è per contro e senz’altro Zuckemberg, l’inventore dei social. Ci ha fatto certamente progredire ..ora le bubbole che sparavamo al Bar Casablanca girano all’infinito tra i rimbalzi della Rete dando internazionalità alle minchiate.
E’ il concetto stesso di progredire che va interpretato meglio. Gli allevamenti animali, dai visoni alle mucche passando per i polli, sono un progresso? La mafia che approda a Wall Street non è di fatto progredita? La qualificazione del termine dipende dall’obiettivo e dal punto di partenza che determinano il cammino, lo sviluppo, il progresso appunto. Personalmente mi sento talvolta progressista, ma solo per qualcosa di molto specifico.. generalmente tenderei a conservare. Ma vabbè ..divento vecchio. Spero ..
Quindi giriamo a vuoto perché da antagonisti, abbiamo smesso di antagonare… peccato che il verbo non esista. Abbiamo solo il sostantivo. In grammatica, mi dicono, non sarebbe nemmeno possibile utilizzarlo come aggettivato. Come preciserebbe la Treccani antagonista è un ruolo ed antagonismo un atteggiamento .. il lemma non definisce una specifica azione.
L’antagonismo si esprime rivaleggiando, opponendosi .. se del caso confliggendo. Se elimini il verbo che sostanzia ruolo ed atteggiamento gli stessi si svuotano. Ed infatti eccoci qui.. antagonisti senza opporci. Culo e divano. Secondo il mio punto di vista questo accade da almeno vent’anni. Non è un po’ troppo?
Beh mica vero, direbbe il mio amico Vincenzo, abbiamo antagonato alla stragrande, tra di noi. Ha ragione. La sinistra , per tutta la sua vita, si è fatta a pezzi da sola. E’ sempre stata una grande scusa, la divisione interna, per cercare alleati esterni. Su Google Immagini tempo fa girava un bel grafico , l’ho ripescato e lo propongo …. Il titolo è gustoso.. Scinder’s List . In un colpo d’occhio qualche frame ( e qualche intruso ) della nostra storia recente visti da un ironico vignettista che si firma ..Shilipoti .
La prima cosa che fece il grande movimento socialista del primo novecento fu scomporsi. La prima cosa che fece il movimento rivoluzionario poco dopo la costituzione, ad opera di Bordiga e Gramsci , del Partito Comunista d’Italia fu di cacciarne gli eretici ..cioè chi? Ma proprio i due fondatori.. Bordiga fuori e Gramsci dimenticato in carcere ..Trionfa la corrente stalinista, appena rafforzata dallo scontro con i trotzkisti. Ed in proposito .. in Spagna stalinisti e trotzkisti si ammazzavano sotto gli occhi e tra le risate dei fascisti. E proprio in Spagna muoiono Antonio Cieri e Guido Picelli.. e chi diamine sono? Due eroi dimenticati. Colgo l’occasione del pezzullo per ricordarli .. Capi militari degli Arditi del Popolo, Antonio e Guido, capeggiarono la difesa di Parma nell’Agosto del ’22 . Per cinque giorni meno di mille comunisti anarchici socialisti respinsero quindicimila squadristi guidati da Italo Balbo. Coraggio e determinazione implacabili orientati da una ferma coscienza politica. Tuttavia gli Arditi del Popolo furono rimossi e dimenticati, quando non calunniati. Vi militava il giovane Riccardo Lombardi ed il pugliese Giuseppe di Vittorio, poi fondatore della CGIL. Erano gente per bene. Eppure vennero messi da parte .. e proprio da Bordiga che prima li corteggiò e poi ,da settario e dogmatico qual’era, non riuscendo ad egemonizzare li emarginò. Uno puro, trova sempre uno più puro che lo epura ..diceva Pietro Nenni. Nella guerra partigiana l’antagonismo è altrettanto diviso. Ma si può avere, contro un invasore teutonico e disciplinato, almeno quattro diversi raggruppamenti, concorrenti? Garibaldi, Matteotti,Giustizia e libertà , i trotzkisti e Bordighisti di Stella Rossa. Ma caspita pure contro i fascisti ci meniamo tra noi? Ebbene si .. lo ricorderà chi faceva i cortei a Milano. Le prime botte erano tra Avanguardia Operaia, Lotta Comunista, Lotta Continua .Si era almeno antagonisti duplici , tra di noi e contro gli altri. Da allora ad oggi abbiamo semplificato ( siamo o non siamo progressisti? ) ed abbiamo escluso gli altri dal conflitto. Facciamo il tutto da per noi ..grande efficienza.
Non c’è mai stata un’età dell’oro della sinistra. Sono scempiaggini retoriche. Perché essere antagonisti è difficile , più difficile che gestire il potere. Richiede la capacità di cogliere la contraddizione, di elaborare una alternativa, di costruire un progetto, di mobilitare le coscienza ed infine la determinazione ad andare fino in fondo. In assenza di questo impianto , faticoso quanto di minima, l’antagonismo diventa velleitario. Roba da casseurs, blackbock, collettivi urbani ..marginalità. Oppure semplicemente si abbandona. E infatti a questo abbandono siamo giunti. Proprio adesso che il modello dominante va in malora.
Ritorno a Lombardi … il seguito della frase che riportavo all’inizio recita così : mentre elaboriamo e costruiamo la casa del socialismo per il futuro, rendiamo da subito più equa la casa del capitalismo. Questa riflessione , frutto di una corretta analisi sulla crisi di proposta della sinistra, già evidente allora, era tipica di una visione laica e fattuale. Restava dunque aperta e pronta al confronto ed all’affinamento . Lombardi intendeva davvero impegnare tempo ed energie nella definizione del modello sociale alternativo. La conservazione migliorata della società corrente che egli indicava, era esclusivamente tattica. Un atteggiamento responsabile finalizzato ad evitare derive gestionali che , nel nuovo millennio in arrivo, avrebbero potuto produrre ( come in effetti poi accadde ) crescente diseguaglianza e rischi di gestione oligarchica. Andare al Governo ..si, ma per guidare il cambiamento radicale di un intero sistema di regole che doveva assolutamente mutare natura ed essere reso più efficace e giusto. Purtroppo fu interpretata ben diversamente.
La progressiva perdita della proposta alternativa ( dunque dell’antagonismo tra modelli di società ) infatti ha radici in quella visione ,allora comune a molti leader della sinistra occidentale. Una perdita che per successivi traumi si consolida lungo tutti gli anni ottanta. Nel decennio seguente e nel nuovo millennio il riformismo si corrompe. Impera la ricerca del compromesso che da comportamento tattico diviene scelta politica connotando la presenza, sia al governo che all’ opposizione, della sinistra europea. Non c’è più la visione socialista e la spinta propulsiva riformista. C’è solo una prassi tesa, nel più auspicabile dei casi , a far funzionare meglio la gestione del potere esecutivo. Il modello alternativo , incompiuto ma perfezionabile, sparisce da ogni programma . Che proposta politica sostitutiva si elabora per ridisegnare il metabolismo sociale dinnanzi alle straordinarie trasformazioni del duemila ed alla globalizzazione? Nessuna.
Nel nostro Paese l’impoverimento del pensiero antagonista e riformatore è drammatico. Dopo lo choc di mani pulite e la vittoria lampo della destra nel 94 l’elaborazione politica svanisce. Così per quasi trent’anni il tema centrale .. quello che ha animato il conflitto tra destra e sinistra è stato Berlusconi. Un soggetto prodotto dal sistema di interessi subcapitalisti - affarismo, corruzione, sfruttamento ed amoralità- diventato simbolo dell’antagonismo politico.
La ragione di questa centralità politica appare evidente. Da un lato, per la componente ex Pci, attaccare il pupazzo ha consentito di riempire il vuoto ideologico seguente la grande crisi senza revisioni critiche. Dall’altro, per l’area ex DC ed ex governativa della prima repubblica, ha rappresentato un comodo copridivano che al caso si può togliere lasciando la struttura portante assolutamente uguale. Lo si è demonizzato ponendo in secondo piano la natura del sistema di interessi in grado di produrre ed imporre gente simile. Lo si è gonfiato fino a renderlo un gigante agli occhi di un popolo che , come diceva Giaime Pintor, essendo fiacco è sempre in cerca di padroni . Lo si è reso indispensabile. Ed infine lo si è lasciato vincere opponendo al suo modello morale e sociale comunque comodo e chiaro .. un confuso teatrino guidato da ex democristiani. Compromissorio, debole , vacuo. Indigeribile per molti che hanno finito con l’abbandonare.
Quanto accaduto non è solo incredibile .. è increscioso ! Ed oggi , perso l’antagonista dell’unico antagonismo prodotto, distrutto dal suo stesso essere ridicolo e dalla Magistratura .. cosa ha la sinistra nella agenda progettuale?... Sopravvivere.
Come è potuto succedere, come mai l’agenda è ormai piena di piccoli appuntamenti marginali ? Perché non si fa più elaborazione politica. Perché travolti dalla cultura del fare ( ma cosa?? ) e dal migliorismo quasi ci si vergogna di discutere modelli, elaborare teorie alternative, frugare nell’astrazione. Eppure l’unica cosa che ci distingue ..dalle adorabili Scimmie come dall’adiposo Salvini .. è proprio in quello che – pur litigando e menandoci – abbiamo sempre fatto a sinistra. Pensare. Potevamo smettere di litigare, abbiamo preferito smettere di pensare.
Per non sembrare uno dei vecchietti del Muppet Show che criticano lo spettacolo senza partecipare faccio un paio di esempi. Spiegano almeno il perché del non partecipare. Ricordiamo anni fa quando alle elezioni venne presentato – come antagonista - un bel movimento che nel simbolo sfoggiava ..Lista Tsipras per la sinistra .. ora qualcuno cortesemente mi spiega perché avrei dovuto votare in Italia una proposta politica greca, peraltro fallimentare? Ed il partito Possibile ( traduzione laziale dello spagnolo Podemos ) quello che Pippo Civati creò facendolo passare in soli due anni da zero a niente? E non vogliamo dedicare un commosso ricordo ad Ingroia, pari per chiarezza di intenti e successo elettorale solo al Partito Comunista Marxista- Leninista Pensiero di Mao? Ed è il caso di sottolineare che, mentre la sinistra della sinistra era impegnata in questo effervescente creare illusioni, concretamente la leadership progressista del PD candidava un paio di democristiani a Premier ed a Presidente della Repubblica.
Ed ora in questo vuoto il nuovo che avanza non mi stupisce, ma mi da la nausea .. il Governo Conte propone di imbarcare nel dialogo sul futuro modello di investimento ( quello che dovrebbe creare la nuova Italia tecnologica, efficiente, equa ) proprio il vecchio spauracchio, il Pericolo incarnato. Il Berlusconi redento. Grande scusa ? Mattarella, il democristiano candidato dalla sinistra, invita al dialogo ed all’impegno comune nella grave contingenza del covid . ( ma quanti caspita di usi ha ‘sto virus ?? ).
Il governo di centro sinistra ( ..vabbé ) lo farà davvero ? Aprirà un bel dialogo democratico con Berlusconi ? Ma questo non è più nemmeno migliorismo tattico. Questo è un puttanaio!! Lo è per ragioni prima pratiche che etiche. Nulla unisce- nemmeno per come si è ridotta – la sinistra a costui ed alla sua gente. Di quale diamine di modello discuterà quell’onesto uomo di Zingaretti con costoro.. meglio, visti i vent’anni di personalizzazione, con Silvio Berlusconi ? Catone il censore diceva .. chi si è impegnato seriamente in questioni ridicole, sarà ridicolo negli impegni seri. La foto segnaletica dell’epifanico revenant.
Il più grande spettacolo dopo il big bang sarebbe ritrovare la sinistra.
Ritrovare la via dell’antagonismo politico e morale, della schiena dritta, della lealtà verso i propri principi. Quale potrebbe essere il nuovo paradigma è tutto da definire, ma si può farlo ..appunto pensando. Di certo vi è la necessità di un complessivo e radicale mutare di atteggiamento. Una nuova apertura all’elaborazione. Un tratto di discontinuità dalle stronzate di Renzi e dalle attuali prudenze di Zingaretti. Un modo concreto, costituito da alcuni semplici approcci.
Provo una piccola lista , tra amici. ( 1 ) la dirigenza esca dagli uffici e porti la faccia in giro. Ho capito c’è il covid , ma nel tempo delle videocall perché nessuno del PD ci interpella, noi .. società? Perché diamine hanno voluto la mail ai banchetti delle primarie.. per mandare gli auguri di Natale? Ma anche no, grazie. ( 2 ) si crei un connesso continuativo con intellettuali, operatori economici, rappresentanze di fabbrica, comunità. I dirigenti trovino il modo e lo facciano. E’ complesso, difficile ? E chi se ne frega. Anche andare in biciletta col mal di schiena è difficile, chiedetelo ai raider delle pizze. ( 3 ) si ponga fattualmente il problema dell’ambiente con un progetto forte di investimento immediato, che inoltre crea occupazione. Se il processo di conversione ecologica lo si attua con la legge del 110% , assolutamente esoterica ed iperselettiva, siamo alle comiche. Qualcosa per salvaguardare il territorio da frane, no? Quanti altri lutti dobbiamo vedere? Che si facciano un giro nelle tante aree critiche della penisola invece di stare sempre nel televisore. ( 4 ) Si apra un grande congresso che non sia di Partito, ma di area. Coinvolgendo le diversità che compongono la nostra amata quanto variegata e litigiosa sinistra. Chiudiamo la Scinder’s list e proviamo a ricompattare , vuoi vedere che forse siamo ben più della temuta destra?? Troppe anime, troppo diverse ..non si è mai riusciti a trovare sintesi direbbe qualcuno al Nazareno. Ma vi sembra più semplice coinvolgere Berlusconi in un piano di sviluppo onesto ? Se pensano così nel PD allora siamo proprio alla canna del gas. ( 5) si lavori, finalmente, per definire un piano che partendo dalle cose da fare descriva un sistema alternativo di società. Immaginiamola una società in cui la rappresentanza parlamentare non dipende solo dai partiti , ma anche dalla comunità che l’ha espressa. In cui la burocrazia - dal fisco ai comuni – opera al servizio del Cittadino. Che esprime una legislazione inclusiva … che rispetta la diversità, che progetta città umane, mette argini ai fiumi, tiene puliti i boschi, chiede le tasse per un sistema di servizi che offre sicurezza , in salute ed in malattia, che da spazio vero agli anziani mentre costruisce un futuro meno precario per i giovani. The garden of Eden? No .. la Svezia.
Come si vede per parlare di antagonismo non ho scomodato nessun paese rivoluzionario … posto che mai ce ne sia stato mai uno ..perché l’antagonismo, dicevo, è un atteggiamento non un modo. E non è esclusiva dei rivoluzionari . Per fare antagonismo a questo sistema iniquo ed in sfacelo non servono eroi ..neanche quelli rossi ed arditi che ho ricordato, figli di altri tempi, di altri sogni e speranze. Invece servono uomini esperti e capaci . Gente seria che aiuti la visione politica ed etica a cogliere le contraddizioni operative ed a delineare, progettare, realizzare il ricambio dei meccanismi gestionali della Repubblica. Ci sono, bisogna cercarli. Soprattutto volerli, anche se scomodi.
Quindi per favore signor Zingaretti e& C. .. siamo ormai affogati nel compromesso, ma almeno evitiamoci l’ultima umiliazione. Lasciamo Berlusconi con l’ultima fidanzata e qualche altro cagnolino nuovo, oltre Brunetta e Dudù. Un piccolo sforzo, suvvia, si può elaborare qual cosina di meglio, si può rendere meno grottesca la politica….