Si può solo sperare che non sia vero. Se lo fosse sarebbe purtroppo difficile impedirlo. Ma ci si dovrebbe impegnare a fare in modo che se ne parli ovunque il più possibile. Informare non ha mai fatto male a nessuno, fatta eccezione per chi ci guadagna a non informare.
Qual è la questione? E’ presto detta: pare che la parcella professionale del professor Fantozzi per la gestione della bad company Alitalia ammonti grosso modo a circa quindici (15) milioni di euro. Tesoretto su cui si sono già sprecate vignette di prima pagina sui quotidiani.
Per chi ha letto ieri questo blog un confronto è immediato: è solo nove (9) milioni di euro la cifra stanziata per risarcire il danno ai soldati italiani contaminati dall’uranio impoverito sui teatri di guerra internazionali. Oltre ai 167 morti, sono ora 2536 i casi accertati di contaminazione. Ma è intuitivo che si tratta di una cifra provvisoria, destinata a crescere a causa della presenza di nuovi soldati in Iraq e Afghanistan.
Una sola persona riceverà dunque una cifra enorme e di gran lunga superiore a quella destinata, non ad alleviare le sofferenze, ma a compensare in modo largamente insufficiente i danni irreversibili subiti da migliaia di soldati italiani.
Potranno esserci smentite. O spiegazioni capziose. Speriamo ci siano solo le prime, magari ben documentate. Ma il passato non aiuta a sperare. Tanto per restare nei dintorni, l’antico manager dell’Alitalia, dottor Cimoli, noto per aver dato un sostanzioso contributo ad affossare la compagnia, fu ricompensato per i danni fatti con una liquidazione miliardaria.
Il professor Fantozzi ha dovuto essere protetto, con una precisa clausola della legge sulla sicurezza, dal rischio di subire azioni giudiziarie per responsabilità accumulate da chi lo ha preceduto nella gestione dell’azienda. Garanzia indiscutibile: perché dovrebbe pagare in sede giudiziaria per colpa di altri? Ma, appunto, se il professore è già stato messo al riparo dal rischio di eventuali processi, che cosa giustifica l’enormità della cifra?
Non si vede altro motivo se non l’enormità stratosferica del debito accumulato dall’Alitalia e insaccato nella sola bad company affidata alle sue cure. Più alto il debito, più alto il compenso. Insomma occuparsi dei debiti è professione fruttifera.
Ai cittadini italiani due sole consolazioni: la sicurezza di contribuire al pagamento di quei debiti, su cui non hanno alcuna responsabilità, e la serena consapevolezza di dare non minuscolo contributo al benessere del professor Fantozzi.