L'hotel Rigopiano non doveva essere lì. In montagna ci sono versanti dove nelle zone abitualmente percorse dalle slavine resistono meglio i larici perché d'inverno si spogliano e offrono minore resistenza alla massa nevosa, mentre gli abeti sempreverdi non resistono all'urto e vengono spezzati e travolti. Sulla base della stessa logica naturalistica l'albergo non avrebbe dovuto essere costruito a quella quota e in quel luogo.
È vero che la slavina è stata innescata da una scossa sismica, quindi da un evento eccezionale, ma l'albergo collocato alla convergenza di più canaloni era comunque esposto al grave rischio di un fenomeno gravitativo catastrofico. Ma non solo l'albergo non doveva stare lì; non doveva essere costruito in quel modo con lucernari e pareti di vetro destinati ad andare in frantumi al primo urto.
Quanto alla precipitazione eccezionale, l'esperienza precedente di isolamento forzato per neve avrebbe dovuto consigliare la chiusura temporanea dell'esercizio.