Ucraina, se ad “abbaiare” sono solo Putin e Trump

di Pancho Pardi - micromega.net - 21/03/2025
Si propaga ancora la menzogna secondo cui la Russia si sarebbe difesa dalle minacce occidentali. L’unica verità è che i due hanno offerto un precedente che invita a invadere e distruggere altri paesi.

Sono cinque i membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu: Usa, Russia (in sostituzione dell’Urss), Cina, Regno Unito, Francia. La Russia invade uno stato sovrano confinante con l’obbiettivo dichiarato di rovesciare il suo governo e sostituirlo con uno filorusso (con gente perbene, diceva Berlusconi). È una plateale violazione del diritto internazionale. Aggravata dalla durata: tre anni di invasione e bombardamenti su obbiettivi più civili che militari hanno prodotto danni incalcolabili, un esodo biblico, la rovina generale del paese aggredito.

Ma una campagna propagandistica ha sostenuto fin dall’inizio e continua imperterrita a sostenere, come Raniero La Valle in un ultimo articolo, che la Russia si è limitata a reagire alle minacce occidentali. L’aggressore sarebbe aggredito e l’aggredito aggressore e combatterebbe una guerra per procura a sostegno dell’occidente aggressore. L’artificio dialettico è del tutto indifferente all’asimmetria della guerra e alla sproporzione inusitata tra i danni che le due parti si arrecano. La Russia che “si difende” ha distrutto e continua a distruggere sistematicamente tutto ciò che può nel paese confinante, l’Ucraina che “aggredisce” per procura può a stento toccare qualcosa del territorio russo e non riesce nemmeno a colpire le basi dai cui partono i missili che la feriscono. La Russia che “si difende” ha spianato intere regioni e ha prodotto decine di migliaia di morti nella popolazione civile ucraina. Al contrario i morti civili russi sono poche decine. Nella visione propagandistica la Russia ha diritto a fare ciò che fa sul territorio ucraino mentre se l’esercito ucraino tocca il territorio russo viene accusato di attività terroristica.

 I pacifisti hanno a lungo invocato la pace e hanno sempre fin dall’inizio sostenuto che il modo più diretto ed efficace per averla era non dare le armi all’Ucraina. Più chiaro di così: per non prolungare la guerra costringere l’Ucraina alla resa. L’Occidente, impegnato a evitare l’escalation, a lungo ha adottato una mezza misura: ha fornito sì armi all’Ucraina ma con accorta avarizia. Mezzi insufficienti, dati col contagocce e sempre in ritardo sulla necessità, inadeguati e mai decisivi; mai la completa copertura dello spazio aereo, mai l’uso dei missili a lunga gittata. Il suo guerriero per procura doveva solo difendersi, mai aggredire e le sue saltuarie controffensive sono state considerate in occidente con malcelato fastidio.

Con Trump alla presidenza Usa questa situazione di stallo dinamico è stata bruscamente interrotta. La sua promessa di porre fine alla guerra è mantenuta con il più cinico dei modi. Gli Usa stabiliscono un’intesa con la Russia a danno dell’Ucraina. Se questa non accede subito al cessate il fuoco viene minacciata di essere lasciata senza aiuto, ed è in ogni caso costretta a pagarlo con risorse minerarie pregiate. Al tempo stesso Putin viene soddisfatto in via preventiva in tutte le sue richieste. L’Ucraina viene costretta a rinunciare alla propria integrità territoriale. La violazione russa del diritto internazionale viene premiata. Tecnica negoziale che priva l’Ucraina di ogni mezzo di trattativa: con amici come gli Usa di Trump non c’è davvero bisogno di nemici. E l’Ucraina deve perfino ringraziare se no il presidente si arrabbia. Corollario: la Russia non pagherà un rublo per gli incalcolabili danni provocati e i costi della ricostruzione saranno addebitati all’Europa esclusa dal negoziato.

 Ora i pacifisti, tutti contenti di questa prospettiva di “pace” che vogliono vedere conclusa in fretta, sono pronti a ringraziare Trump per aver messo fine alla guerra per procura e a riconoscere in lui, esponente del capitalismo più sfrenato, l’interprete più fermo della loro linea. Ma, vista controluce, la sua mossa può essere colta con un’espressione divenuta abituale nella polemica geopolitica: Trump e Putin insieme abbaiano ai confini dell’Ucraina. Con questo precedente quali altre future applicazioni del diritto a invadere e distruggere si profilano?

 

 

 

 

 

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