Adesione al DDL Villone della giunta municipale di Acireale

di Rosario Patanè - liberacittadinanza.it - 26/04/2023
Bravissimi i nostri soci Citto Leotta e Saro Patanè

 CITTA' DI ACIREALE

 CITTA' METROPOLITANA DI CATANIA

 

DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE N. 75 DEL 24/04/2023

 

OGGETTO: ADESIONE ALLA LEGGE DI INIZIATIVA POPOLARE : < MODIFICA DELL'ARTICOLO 116 COMMA 3 DELLA COSTITUZIONE CONCERNENTE IL RICONOSCIMENTO ALLE REGIONI DI FORME E CONDIZIONI PARTICOLARI DI AUTONOMIA, E LO SPOSTAMENTO DI ALCUNE MATERIE DI POTESTÀ LEGISLATIVA CONCORRENTE ALLA POTESTÀ LEGISLATIVA ESCLUSIVA DELLO STATO> (INIZIATIVA ANNUNCIATA NELLA “GAZZETTA UFFICIALE” SERIE GENERALE N.146 DEL 24-06-2022)

 

L'anno 2023, il giorno ventiquattro alle ore 13:51 e ss. del mese di Aprile nella sala delle adunanze, in modalità da remoto con collegamento in videoconferenza, come disciplinato dalla Deliberazione della Giunta Comunale n. 125/2022, si è svolta la seduta a distanza della Giunta Comunale.

 

Eseguito l’appello, e accertata l'identità dei partecipanti in presenza e collegati in videoconferenza, alla trattazione del presente punto, risultano

 

 

Pres.

Ass.

ALI' STEFANO

Sindaco

X

 

FRASCHILLA PALMINA

Assessore

 

X

RACITI GIOVANNI MARIANO

Assessore

X

 

COCO FRANCESCO

Assessore

X

 

DI PRIMA MARIO

Assessore

X

 

GRASSO SALVATORE

Assessore

X

 

PULVIRENTI DANILO

Assessore

 

X

MANCIAGLI FABIO

Assessore

 

X

TOTALE

 

5

3

 

Il Sindaco, Ing. Stefano Alì, assume la presidenza e, riconosciuta legale l'adunanza per il numero dei presenti, dichiara aperta la seduta ed invita alla trattazione degli oggetti iscritti all’ordine del giorno.

 

Partecipa alla seduta Il Segretario Generale, Dott. Giuseppe Scilla.

 

LA GIUNTA COMUNALE

 

Vista la proposta di deliberazione di cui all’oggetto.

 

Dato atto che, in ossequio al disposto di cui all’art. 12 della L.R. 30/2000, sono stati resi dai responsabili degli Uffici competenti i prescritti pareri e (ove occorre) è stata resa, ai sensi dell’art. 12 della l.r. n. 30/2000 (art. 153, 5° c, del D.Lgs. 267/00) e dall’art. 13 della L.R. 44/91, la prescritta attestazione della relativa copertura della spesa da parte del responsabile dell’Ufficio finanziario.

 

L’originale del presente documento è stato sottoscritto con firma digitale

Richiamata la parte espositiva, così come riportata in detta proposta e che qui deve intendersi integralmente riportata ad ogni effetto di legge.

 

Attesa la propria competenza a deliberare sull’oggetto, ai sensi dell’art. 15, della legge regionale siciliana n.

 

44/1991.

 

Fatto proprio il contenuto formale e sostanziale della proposta presentata e ritenuto doversi provvedere in merito.

 

Visto lo Statuto Comunale.

 

Visto l'O.R.EE..LL.

 

Con Voti unanimi, resi nelle forme di legge mediante appello nominale (n. 5 voti favorevoli, su n. 5 componenti presenti e votanti).

 

DELIBERA

 

  • DI APPROVARE, per quanto sopra espresso e motivato, la proposta deliberativa Reg.n° 92 del 24/04/2023, sottoposta all’Organo e che, viene integralmente trascritta:

 

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Il SINDACO, sottopone all'esame ed approvazione dell'organo deliberante la proposta di seguito trascritta:

PREMESSO CHE

- con la riforma costituzionale approvata nel 2001 si è novellato il titolo V° della Costituzione introducendo competenze e funzioni amministrative alle Regioni e gli Enti Locali;

 

  • la legge costituzionale, oltre a specificare tali materie affidate agli Enti territoriali ha poi introdotto la possibilità di attivare, per ogni singola Regione, “ulteriori forme e condizioni” di autonomia (ex 3°comma art. 116 Cost.) per le materie di legislazione concorrente, fra cui figurano sanità e istruzione e per alcune materie affidate alla legislazione esclusiva dello Stato tra cui l’amministrazione della giustizia di pace.

 

CONSIDERATO CHE

 

  • nel 2017 le Regioni Veneto, Emilia-Romagna, Lombardia hanno assunto iniziative per dare attuazione alla previsione costituzionale dell’articolo 116;

    • recentemente il Governo nazionale ha approvato in Consiglio dei Ministri una proposta di disegno di legge denominato “Disposizioni per l’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario” disciplinando procedure, tempi e modalità per l’esame e l’approvazione finale delle proposte attivate e/o attivabili successivamente da altre Regioni;

 

    • l’articolo 2 del ddl regola il procedimento, mentre l’articolo 3 disciplina le modalità di determinazione dei LEP (Livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali che devono essere garantiti su tutto il territorio nazionale) ai sensi del disposto costituzionale.

 

Rilevato che:

 

  • la maggior parte degli Enti locali e delle Regioni del SUD ha una spesa storica inferiore a quella standard, evidenziando, indipendentemente dalle cause, un ritardo storico nell’erogazione di servizi fondamentali per la popolazione, determinato anche dalla cronicizzazione dei tagli e dei mancati trasferimenti di risorse;

 

    • è previsto il finanziamento dei LEP come individuati con nuove entrate erariali riscosse e ridistribuite nella rispettiva Regione di appartenenza, e ciò al fine di legare la spesa storica alla capacità fiscale per abitante, a tutto vantaggio delle Regioni più popolose verso cui si è polarizzato nel tempo un costante flusso migratorio dal Sud al Nord del Paese;

 

L’originale del presente documento è stato sottoscritto con firma digitale

    • si giungerebbe al paradosso secondo cui Regioni più popolose e con servizi meglio strutturati, come quelle che hanno promosso l’autonomia differenziata (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna), avrebbero riconosciute maggiori risorse, ignorando il principio della solidarietà tra territori, attualmente presente nel quadro normativo, che bilancia la minore capacità di spesa attraverso le risorse del fondo perequativo;

 

  • Nell’iniziativa delle tre Regioni vi è l’esplicita richiesta di ulteriori forme e condizioni di autonomia per quel che riguarda, fra le altre, l’organizzazione del Servizio sanitario e di quello della pubblica istruzione, che al momento costituiscono i più solidi centri di spesa pubblica nonché pilastri dell’ITALIA ricostruita sulla Costituzione repubblicana.

 

Ritenuto pertanto che:

 

  • il disegno di legge approvato in Consiglio dei Ministri sia un regalo ai territori più ricchi contrapposti ai territori più marginali, che incolpevolmente pagano ritardi storici, con grave lesione del principio di unità nazionale di cui all’articolo 5 della Costituzione;

 

  • Non è vero che l’autonomia differenziata di alcune Regioni possa rappresentare “un ruolo di traino” per quelle realtà territoriali più in difficoltà, semmai è il contrario poichè rappresenta la violazione dell’articolo 3 della Costituzione, che incardina il principio di eguaglianza sostanziale nei diritti civili e sociali appartenenti a tutti i cittadini, a prescindere dal luogo in cui essi nascono, risiedono e vivono.

 

VISTI:

 

  • il D. Lgs. n. 267 del 18/08/2000 Testo Unico delle Leggi sull’Ordinamento degli Enti Locali a norma dell’articolo 31 della legge 3 agosto 1999, n. 265, nelle parti applicabili all’ordinamento amministrativo regionale;

    • l’O.R.EE.LL., Testo coordinato delle leggi regionali relative all’ordinamento degli enti locali in Sicilia, pubblicato sul supplemento ordinario alla GURS n. 20 del 9 maggio 2008;

  • la legge 241/1990, Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi, e s.m.i., nelle parti applicabili all’ordinamento amministrativo regionale;

  • la Legge regionale n. 48/1991 Provvedimenti in tema di autonomie locali di recepimento della Legge n. 142/1990, Ordinamento delle autonomie locali;

  • la Legge regionale n. 7/2019, recante Disposizioni per i procedimenti amministrativi e la funzionalità dell’azione amministrativa;

  • il D.P.R. D.P.R. n. 465 del 04.12.1997, Regolamento recante disposizioni in materia di ordinamento dei segretari comunali e provinciali, a norma dell'articolo 17, comma 78, della legge 15 maggio 1997, n. 127;

 

      • il D. Lgs. n. 117 del 3/7/2017, Codice del Terzo settore

 

      • il Regolamento sull’Ordinamento degli Uffici e dei Servizi;

 

      • il Piano triennale di prevenzione della corruzione triennio 2022-2024;

 

      • lo Statuto Comunale;

 

Per i motivi di cui in premessa e sui superiori presupposti di fatto, non occorrendo l'acquisizione dei pareri di regolarità tecnica e contabile in quanto la presente proposta costituisce solo mero atto di indirizzo politico;

 

DELIBERARE

 

L'adesione al ddl costituzionale di inizitiva popolare : << Modifica dell'articolo 116 comma 3 della Costituzione concernente il riconoscimento alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, e lo spostamento di alcune materie di potestà legislativa concorrente alla potestà legislativa esclusiva dello Stato>> (iniziativa annunciata nella “Gazzetta Ufficiale”

 

L’originale del presente documento è stato sottoscritto con firma digitale

Serie Generale n.146 del 24-06-2022) di richiedere al Governo Nazionale ed al Parlamento italiano:

 

Lo stralcio del ddl per l’attuazione dell’autonomia differenziata approvato di recente in Consiglio dei Ministri;

 

La definizione dei LEP sulla base di una nuova logica perequativa e ridistributiva fondata sui principi della solidarietà tra i territori con maggiore capacità fiscale e quelli con minori risorse, della tutela dell’uguaglianza sostanziale dei cittadini nell’affermazione dei diritti civili e sociali, del rispetto dell’indivisibilità della Nazione che non può pensare di giungere a 20 sistemi sanitari e d’istruzione diversi su scala regionale;

 

Di fermare qualsivoglia pulsione politica e istituzionale, finalizzata alla secessione dei ricchi a tutto svantaggio delle popolazioni delle Regioni del Mezzogiorno con un deficit di sviluppo storico rispetto ai programmi di ammodernamento del Paese realizzati ed avviati.

Di elaborare una proposta politica tesa ad uniformare le regioni dell’intero territorio nazionale ad un unico ed unitario disegno di sviluppo finalizzato a recuperare i ritardi in termini di servizi fondamentali, lavoro ed occupazione patiti dalle Regioni maggiormente in difficoltà.

Di predisporre presso l'ufficio elettorale i moduli vidimati per la raccolta firme a sostegno del ddl Villone.

Di inserire una apposita sezione sul sito del Comune per indicare sia i luoghi fisici che il link per firmare anche online attraverso spid o carta d'identità elettronica.

 

 

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  • DARE ATTO, inoltre che:

 

  1. la presente deliberazione verrà affissa per 15 giorni consecutivi presso l'albo pretorio on line dell'Ente con inserimento sul sito istituzionale http://www.comune.acireale.ct.it/ e diverrà esecutiva dopo il decimo giorno dalla sua pubblicazione.

 

  1. è demandata al responsabile del servizio proponente l'esecuzione di quanto testé deliberato.

 

  1. il presente provvedimento è impugnabile dinnanzi al Tribunale Amministrativo Regionale- Sezione Distaccata di Catania entro 60 giorni dalla sua pubblicazione, ovvero in via alternativa, con ricorso amministrativo straordinario al Presidente della Giunta regionale Siciliana entro 120 giorni dalla sua pubblicazione;- copia od estratto della medesima verrà inserito ai sensi dell’art. 18, comma 1, L.R. 16/12/2008, n° 22, come modificato dall'art. 6 della Legge Regionale Siciliana del 26/06/2015 n. 11, nei termini di rito, sul sito istituzionale http://www.comune.acireale.ct.it/ -

 

La presente deliberazione, con separata votazione unanime e palese, è stata dichiarata di immediata esecuzione ai sensi di legge.

La seduta si è chiusa alle ore 13:55.

Letto, approvato e sottoscritto mediante firma digitale.

 

IL SINDACO

 Ing. Stefano Alì

 

IL SEGRETARIO GENERALE

Dott. Giuseppe Scilla

 

L'Assessore Anziano

Geom. Giovanni Mariano Raciti

 

 

 

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