Dovremo dunque restare soffocati sotto le macerie del P.D. ?

di Rosario Patanè - 26/06/2017
l’attesa non è consentita,la realtà di vera Sinistra e la sua attualità tocca noi ,adesso, di costruirla. Subito. Daccapo.

Ben oltre la metà degli aventi diritto ,non ha votato ,né prima  né tantomeno al secondo turno.

E’ una lampante,quanto amara verità,anzi una fragorosa verità:

C’è  metà del popolo di sinistra che si è rifugiato nel fatalismo distruttivo,aborrendo l’agettivazione di sinistra applicata truffaldinamente al PD di Renzi, a lui personalmente ,vero grande pesantissimo ostacolo

Il secondo turno ci dice anche  più amaremente e chiaramente che neanche una raccogliticcia “ coalizione” di quelle piccole sigle nate da  scissioni o da rinominazioni verticistiche ,conduce ad alcunchè di risultati.

 C’è la certificazione popolare ufficiale della sfiducia verso la capacità di rappresentanza amministrativa e politica dei “ 5 Stelle” ,ale netto ancòra - forse - della voglia di  irrazionale jacquerie populista e intrinsicamente autoritaria,quando non “fascista", verso l’sitituto della democrazia rappresentativa e il Parlamento

C’è infine, per sovraccolmo di amarezza e di autentica “vendetta della storia” la vittoria dell’apparato di destra coniuguato alla rete leghista,che contiene in nuce tutti gli elementi che portarono il fascismo al potere,lo squadrismo e l’allenza del bloco sociale della grande industria e dei “proprietari” ,dell’alta  borghesia  e dei grandi apparati dello stato.

Come fu al tempo della minaccia  della stagione della  devianza dei servizi segreti,del terrorismo di stato, e della quasi  ineluttabile caduta nella dittatura,quando ci trovavamo ad esaltare la Democrazia Cristiana - arrivando negli ultimi anni persino a rimpiangerla! – ci resta di  “affidarci” dunque  allo “statista” Berlusconi per salvaguardare le Istituzioni  democratiche ??

Il limite di formazioni  che si richiamano (e lo  sono certamente ) alla genuina autenticità di sinistra sociale  come Sinistra Italiana  e Art. 1, mantengono una tara gravosa dal fatto che nascono come operazioni “interne” al sistema,alle strutture oligarghiche e ai gruppi parlamentari; resta intatto il dubbio, anzi la quasi certezza ,che siano nati per preservare piuttosto che per cambiare la struttura intrinsicamente oligarchica della rappresentanza,quando ancor peggio non siano solo forme di revanche personalistica.

Sappiamo invece dalla storia  moderna,che i “partiti” nascono quando sono “già nati” ,nelle formazioni associative  di base e diffuse, soprattutto del mondo del lavoro e della cultura e della vita vissuta quotidiana, nelle realtà popolari diffuse e omogenee come è stato evidenziato dal grandissimo movimento referendario sulla Costituzione, dimensioni nelle quali l’Ideologia  rifulge come Valore e non come rappresentazione burocratica di una pseudo “elite” autorefenziale.

Non ci resta che sperare che il costruendo movimento di Allenza Popolare connotato interamente dall'identità Costituzionale e dai suoi valori di uguaglianza e democrazia effettiva per una nuova sinistra,partendo  ( e continuando !  )dal basso  regione per regione,comune per comune,dia voce e organizzi tutte quelle voci che già esistono,quelle forme associate ,individuali e collettive che gia hanno volto e anima  e che hanno scelto di rendersi invisibili,meglio,di “ritarsi” in attesa  di una catarsi politico-ideale  e la chiara affermazione  dei principi dell’Umanesimo socialista.

Ma l’attesa non è consentita,la realta e la sua attualità tocca noi ,adesso, di costruirla.

 

Subito. Daccapo.

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