GUERRE E PACE

di Rosario Patanè - Liberacittadinanza.it - 06/03/2022
Libertà, va cercando, ch'è sì cara, come sa chi per lei vita rifiuta"( Divina Commedia, Purg. I ) - “A ogni essere umano è stata donata una grande virtù: la capacità di scegliere. Chi non la utilizza, la trasforma in una maledizione e altri sceglieranno per lui. “( Paulo Coelho)

Il report delle immagini delle poche decine di migliaia di persone ( l’equivalente di 100 persone in piazza Duomo ) che ieri – organizzate –sono confluite in Piazza San Giovanni a Roma nella marcia per la Pace, mi ha molto colpito, assieme alla loro stucchevole reiterazione retoricamente invocata.Sembra a me la riprova che questa bandiera così cara e sacra oggi sia solo un paravento ,un vessillo consolatorio per chi non ha la forza di ascoltare fino in fondo la propria coscienza che viene ricoperta di veli pietosi delle “ cause “ che hanno “ giustificato “ l’invasione del tiranno russo ,diluendo così quella Ribellione che avrebbe dovuto agitare il petto di ognuno di noi.

Oggi questa Bandiera mi appare come ingiuriata dal semplicismo e dalla superficialità, dall’assenza molto diffusa della comprensione del momento storico.

Se dunque , a parte le ragioni ( ? ) ,bisogna invocare la Pace come formula liturgica esorcistica del demone,sarebbe bene ricordare che questo non è il momento di sventolarla da sola,ma che assieme al lei devono garrire tante altre bandiere : quella della Verità,della Scelta, dell’Onestà intellettuale…

Infatti, tutti i “veri intellettuali” e molti compunti “ uomini di Spirito” ci avvertono da sempre ,continuamente,che “ la Pace non è l’assenza della guerra” ,ma …ma cosa ?

Oggi ,a meno di essere ipocriti fino all’osso,essa è stata garantita dall’equilibrio della distruzione nucleare totale ; è stata oltraggiata e diffamata dall’immorale ( Papa Francesco ) produzione e vendita di armi e mezzi sofisticatissimi,dall’immenso arricchimento che ne è derivato, proprio da tutte quelle Nazioni e Organizzazioni ,compresa la nostra,che oggi si coprono farisaicamente della bandiera arcobaleno e che hanno sposato in pieno l’ammonimento degli antichi imperialisti romani nella straordinaria sintesi logica del latino “ ..si vis pacem ,para bellum “ (se vuoi la pace prepara la guerra … e loro si che se ne intendevano..)

Dice ,anche l’Italia ha offeso la sua Costituzione, ripudiando quel “ripudio della guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti…” del suo art.11 , scolpito nella marmo della sua storia ,fornendo aiuti militari invece che solo latte e lana alla Resistenza ucraina.

Ma,direbbe Verdone, “ in che senso “ ? Quale “conflitto” avremmo dovuto risolvere di fronte ad un Golia che invade e si spande come una letale galassia della dittatura e della sopraffazione ? quale sarebbe il “ conflitto” le ragioni di questo Golia poste in essere in un'azione assolutamente unilaterale e proditoria ? avverso quali ragioni Ucraine ? Quand’è che si è deciso di sparare e uccidere ? e da che parte. “

Parte. Tutti dimenticano la difficilissima idealità di questa parola. Parte. Partigiano.Partito.Luogo della Coscienza.

Bene, allora dicano tutti costoro che bisogna correggere d’urgenza il “ sussidiario “delle elementari e stamparne uno più consono che insegni nuove virtù e nuovi valori ,stemperati nel passe-partout del giudizio storico e ideale.

Chissà mai quale tradimento alla Pace avranno perpetrato gli Uomini e le Donne delle Guerre di Indipendenza risorgimentali.

E quali e quanti offese alla Pace hanno compiuto centinaia di miglia di Uomini e Donne che hanno Resistito ,armi in pugno, alla dittatura fascista ,all’invasore nazista..

Che le “ guerre civili” per l'Indipendenza o contro la segregazione razziale sono state solo un tragico war games ?

E che tanti Siciliani , armati di povere armi ma fieri , offesero la Pace scacciando l’invasore francese nei gloriosi Vespri ?

Non chiamiamole più Guerre di Liberazione !

Non mi dilungo,senza però non raccomandare di abbattere le statue di Garibaldi ,quel guerrafondaio impenitente che andò pure in Uruguay ( dov’è eroe nazionale ) a difendere l’Indipendenza di quel lontano Paese.

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