Usati per testare farmaci, prodotti chimici, pesticidi, detersivi e altre sostanze, allevati per essere destinati ai laboratori di tutta Europa: ecco cosa succedeva ai cani beagle tra le mura del tristemente noto “Green Hill” a Montichiari (Brescia).
Un lager legalizzato. Un mattatoio mascherato. Questo era “Green Hill”. Un luogo dove si preferiva uccidere i beagle, piuttosto che curarli. Questo autentico “campo di sterminio” fortunatamente chiuso nel 2012, grazie anche all’impegno e alla mobilitazione di Animalisti Italiani, oggi è al centro di una sentenza importantissima.
La Corte d’Appello di Brescia, nel processo bis dopo l’annullamento della prima sentenza d’appello da parte della Cassazione, ha assolto i 12 attivisti che vennero arrestati dopo che il 28 aprile 2012, data storica per l’animalismo, durante la manifestazione in cui Animalisti Italiani era in prima linea, liberarono alcuni beagle dell’allevamento di Montichiari, poi chiuso per sempre con la condanna dei responsabili per maltrattamento e uccisione di animali.
“Siamo pienamente soddisfatti! – dichiara Walter Caporale Presidente degli Animalisti Italiani– Si tratta di una giornata storica, un vero trionfo della giustizia: i colpevoli hanno pagato e gli attivisti ingiustamente accusati sono liberi perché salvare animali non è reato!
Green Hill significa collina verde, ma in realtà si trattava di una collina rossa. Rossa come il colore del sangue sparso in quella struttura. Ma adesso non dobbiamo fermarci: Green Hill è stato solo uno delle tante realtà drammatiche in cui troppi animali, siano essi cani o no, sono ancora costretti a subire maltrattamenti per mano umana”.
Prosegue il Vicepresidente Riccardo Manca: “Siamo fieri e orgogliosi di tutto ciò che abbiamo fatto per restituire dignità alla Vita di chi era sistematicamente oltraggiato, deriso, umiliato, torturato e assassinato impunemente. Le emozioni e le lacrime del giorno della liberazione dei beagle resteranno per sempre nei nostri cuori, come quelle che ora scaturiscono in ragione di quanto pronunciato dalla Corte d’Appello di Brescia.
Il noto filosofo attivista animalista Steve Best ha detto che Green Hill è diventata una pietra miliare della Storia dell’Animalismo. Ma la battaglia è appena cominciata.
Si tratta certamente di una sentenza “storica”. Per la prima volta si è andati oltre gli squallidi interessi economici e si è abbattuto il “lugubre” muro fatto di omertà , di soprusi , di violenze e di oltraggio verso la vita dei più deboli .
Una sentenza che si schiera dalla parte della compassione , dell’amore e del rispetto .
Una sentenza che finalmente ci rende meno indifferenti al dolore degli “altri Animali”.