IL 23 luglio giornata nazionale di mobilitazione per la Pace in tutte le città italiane

 

Chi non grida per la pace….

Il prossimo 23 luglio è indetta una giornata nazionale di mobilitazione in tutte le città d’Italia e d’Europa per chiedere che tacciano le armi e si avvii una conferenza di pace. Tacciano le armi, Negoziato subito! Verso una conferenza internazionale di pace

di Domenico Gallo

 

Primo piano

I BOIARDI DI STATO ED I LORO VASSALLI

Dicono no al blocco dei prezzi e delle tariffe perché si vive in un Paese a libero mercato, dove è possibile speculare sulla pelle dei pensionati, dei salariati, dei cittadini subordinati...

di Umberto Franchi

 

Coltan

Gli affari internazionali possono condurre le loro operazioni con pezzi di carta, ma l'inchiostro usato è il sangue umano- Eric Ambler

di Corrado Fois

 

La chiamano tassonomia verde

Grandi manifestazioni e centinaia di migliaia di firme, raccolte in tutta Europa, avevano esortato gli europarlamentari a respingere un greenwashing indecente coperto da aiuti pubblici e facilitazioni finanziarie. Non c’è stato nulla da fare.

di Mario Agostinelli

 

Parlare di Palestina oggi è impossibile, anche in parlamento

Dopo l'attacco dell'onorevole Fassino in Commissione esteri alla Camera, emerge con chiarezza la difficoltà a parlare della questione palestinese anche secondo i dettami giuridici: l’idea che il diritto internazionale sia cogente per i nemici e facoltativo per gli alleati è una declinazione pericolosa del concetto di autonomia della politica, che da giurista non posso esimermi dal condannare

di Francesca Albanese

 

Il doppio standard

Il marketing della guerra si nutre di una retorica tutta sua sul concetto di resistenza. Così vengono inventati paragoni a dir poco traballanti (ad esempio tra le resistenza degli ucraini e la Resistenza italiana) e non si invoca l’invio di armi per altre resistenze sparse nel pianeta

di Pasquale Pugliese

 

Grazie ai 5S, il re Draghi è nudo. Ora si torni alla Costituzione

Se le cose stanno così, e cioè se il re accetta di rimettersi la corona solo a patto che il suo regno sia assoluto, il Movimento farebbe malissimo a rimangiarsi la pur timida voce con cui, dopo un anno e mezzo, ha finalmente sussurrato che quel re è nudo.

di Tomaso Montanari

 

Se Draghi si dimette un nuovo governo dovrebbe attuare la disciplina dei rapporti economici sanciti in Costituzione

Draghi ha presentato le dimissioni al Capo dello Stato, il quale gli ha ordinato di parlarne in Parlamento mercoledì prossimo, o accettando di proseguire con detta ristretta maggioranza, o di dimettersi definitivamente. Il problema più grave tuttavia è il fatto che gli attuali parlamentari non hanno in mente un nuovo e chiaro programma di governo.

di Paolo Maddalena

 

Ma DRAGHI legge, prima di firmarli, i suoi DECRETI LEGGE ? …

Ormai a CONTE non resta che tenere il punto e non rientrare assolutamente in una nuova maggioranza, come se niente fosse successo

di Maurizio Sbrana

 

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SANITÀ ITALIANA. Pubblica o Privata ?…di Maurizio Sbrana

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