Che sconfitta per tutti noi è la guerra

di Gemma Maccagno - 05/05/2022
Il monito di Dom Ogliari: "Qualsiasi guerra è sempre una sconfitta. Per tutti, anche per chi vince"

Corrisponde a distruzione, violenza, morte, odio, povertà morale e materiale, carestie, aggressione e devastazione dell’ambiente, inquinamento con sostanze tossiche, rischio di catastrofe nucleare ….

Siamo davvero convinti che sia lo strumento adatto per risolvere i problemi dei popoli e migliorare la vita?

Quello che so e che tutti sappiamo è che c’è chi con la guerra si arricchisce e chi perde tutto, chi vincente e chi perdente: ma vittime lo siamo tutti, perché a perdere sono la civiltà e l’umanità.

Ragioniamo con il “cui prodest”(a chi serve) questa guerra in specifico. Forse

  • All’industria degli armamenti, una delle più importanti voci del PIL, non solo italiano, ma mondiale: basti pensare alla necessità di riaprire i mercati di morte che sono stati danneggiati dalla fine della guerra in Afghanistan…

  • A rafforzare la supremazia delle grandi potenze, in particolare USA ed exURSS

  • Ad impedire la realizzazione degli Stati Uniti d’Europa e l’autonomizzazione dagli USA, che hanno regolarmente giocato e giocano a fare la guerra in gran parte del mondo, e comunque a casa d’altri: come potranno resistere alla tentazione di un àmbito di saccheggio ed ingrasso come la ricca Europa? E non dimentichiamo che si denominano “America”, come se il continente fosse loro proprietà, disconoscendo di fatto l’esistenza di altre nazioni e popoli.

  • Ad eludere la necessità di addivenire all’elaborazione di un diverso ordine mondiale che consenta la preservazione dell’ecosistema, la realizzazione di maggior equità nella distribuzione della ricchezza, evitando di preservare in mano a pochi ciò che è di tutti.

  • Ad accelerare la catastrofe climatica ed ambientale

  • Ad impedire che il cambiamento ormai ineluttabile del modello di sviluppo sfugga dalle mani di chi detiene oggi abusivamente il potere su vita e morte, cibo e carestie, lavoro e sfruttamento, salute e malattie, libertà e schiavitù…

  • A continuare la fatica di Sisifo del genere umano, con la continua devastazione e ricostruzione di beni, relazioni, culture, patrimoni genetici, etc.

  • Ad alimentare l’odio e la perversione della natura umana, obbligandoci alla rassegnazione infelice ed alla constatazione della nostra eterna distruttività

  • A limitare e magari anche selezionare la popolazione mondiale

  • A spingere verso le religioni ed i fanatismi le masse, causando altre sofferenze, illusioni, aggressività ed ignoranza

Forse a voi vengono in mente anche altre “finalità” della guerra: parliamone, se volete. E se qualcuno ritenesse che fornire armi agli Ucraini sia diverso che pensare di spegnere l’incendio con la benzina, ce lo racconti. Considero utile la lettura di “Una persona alla volta” di Gino Strada, che la guerra l’ha vista per quello che è, dalla parte delle vittime.

E’ giunto il momento di trasformare in speranza attiva l’utopia della pace. Che ne dite?

Gemma Macagno

Questo articolo parla di:

archiviato sotto: