Mai come di questi tempi che il lavoro non c’è, è necessario non perderlo di vista come obiettivo irrinunciabile e non solo perché è celebrato come fondamento della nostra Costituzione.
Ci ha pensato però Renzi, col suo JobAct, a rendere ancora più precario quel poco di lavoro che è rimasto, confondendo la flessibilità con la precarietà. Del resto siamo, insieme alla Grecia, gli unici in Europa a non aver istituito un salario minimo, ad avere un campionario incredibile di contratti atipici e a non investire un centesimo sulla copertura dei disoccupati. Infatti – sono dati del 2011 – siamo al 23° posto su 28 per le spese a sostegno della disoccupazione.
E’ dunque con profonda inquietudine e amarezza che celebriamo questa festa e auguriamo a tutti “BUON PRIMO MAGGIO, BUONA FESTA DEL LAVORO E DEI LAVORATORI”