Un centinaio circa di donne che festeggiavano in piazza a Colonia l’arrivo del nuovo anno, nel pigia pigia della folla sono state circondate ciascuna da almeno 5 uomini di origine araba e nordafricana e palpeggiate, molestate, frugate e - sebbene non stuprate – certamente violentate. La violenza fisica infatti non è necessario che arrivi allo stupro vero e proprio per essere considerata tale: nessuno può arrogarsi il diritto di mettere le mani su una donna, se lei non vuole.
Alcune hanno raccontato di essere state anche derubate, oltre che palpeggiate e molestate. Gli aggressori hanno impaurito non solo le donne presenti in piazza per festeggiare il Capodanno ma anche gli uomini. I presunti molestatori hanno poi cominciato a lanciare razzi e petardi tra la folla, come mostrano numerosi video.
Questi fatti sconcertanti sono accaduti la notte di Capodanno, ma sui giornali – in modo altrettanto inaspettato – sono apparsi frammentariamente solo qualche giorno dopo e con molta cautela, ma è solo da circa una settimana che le notizie vengono fuori in tutta la loro gravità e interezza. La stessa polizia è d’altro canto sotto accusa per aver reagito tardi, avendo ricevuto le informazioni sugli attacchi alle donne ben prima della mezzanotte. Inoltre avrebbe negato informazioni circa la provenienza degli aggressori. Perché la polizia ha traccheggiato tanto?
Non è difficile da capire: non si aspettavano un attacco del genere e non sono stati capaci di reagire e di proteggere i cittadini. Certamente è per questo motivo che il capo della polizia si è dimesso.
Personalmente trovo questa incapacità di reazione e la manifestazione corale di violenza fisica sulle donne molto più preoccupante delle bombe. Quello che è successo è destabilizzante e dimostra che non serve sparare sulla gente o farsi saltare fra la folla per spaventarci: la loro impudenza è insultante, arriva non solo a minacciarci fisicamente, ma ci prende in giro, ci sbeffeggia. Nei dossier che sono stati compilati dalla polizia vengono citati proprio provocazioni e insulti lanciati da alcuni migranti individuati nella folla. "Sono siriano, dovete trattarmi amichevolmente, mi ha invitato Frau Merkel", così ha detto uno di loro. Mentre un altro, "con un ghigno", ha strappato un permesso di soggiorno: "Non potete farmi niente, domani me ne prendo un altro", ha ironizzato. Insomma noi saremmo imbelli, perchè ingessati nelle nostre regole del politically correct, nella nostra fede nei diritti altrui, nel rispetto del diverso, che ci rende facili bersagli di chi invece non ha rispetto, né remore morali ed etiche nei confronti di nulla e nessuno.
Questa esibizione di forza, di impudenza, dimostrerebbe il loro disprezzo per le nostre regole e insieme evidenzierebbero la nostra debolezza e la nostra inferiorità, secondo i loro meschini parametri. Direi che a questo punto non basta e non serve dimostrarsi superiori e comprensivi, anzi: sono decisamente convinta che vanno fermati con la massima durezza, espulsi senza tentennamenti, puniti con fermezza ed ogni mezzo lecito, affinchè capiscano che la civiltà non è debolezza. Hanno bisogno di aver paura di noi per poterci rispettare, una paura fisica, in cui sia chiara la nostra forza ed anche la possibilità di una nostra risposta altrettanto violenta.
Lo dico perché bisogna riflettere molto attentamente sul motivo e le modalità di questi agguati. Già, perché queste molestie sono avvenute non solo a Colonia ma anche in altre città: episodi di aggressione alle donne durante la notte di Capodanno sono stati registrati infatti anche in altre città tedesche: ad Amburgo, nella chiassosa via Reeperbhan, nel quartiere a luci rosse di St.Pauli, e a Stoccarda. Man mano che passano i giorni si definiscono meglio i numeri e i dati: le denunce alla polizia di Colonia per violenze subite durante la notte di Capodanno in Germania sono salite a 516, di cui il 40% ha a che fare con molestie a sfondo sessuale. Ad Amburgo i casi sono 133, e all'elenco delle città tedesche che hanno registrato il fenomeno, Duesseldorf, Francoforte, qualche episodio a Berlino, si aggiunge l'irruzione di 500 uomini che hanno forzato l'ingresso di una discoteca di Bielefeld, in Westfalia, dove molte donne hanno poi subito attacchi e molestie. "Quando si incontra un'orda del genere che commette reati, deve esserci dietro una qualche forma di organizzazione. Nessuno puo' venirmi a raccontare che non sia stato preparato o concordato", ha detto alla Bild am Sonntag il ministro Heiko Maas, delegato alla Giustizia del gabinetto Merkel, un socialdemocratico. Dunque, davanti a tutto questo ammette che quegli attacchi, così numerosi e sparsi in diverse città debbono essere stati organizzati e coordinati. In effetti migliaia di persone che attaccano tutte insieme in diverse città non possono essere solo una coincidenza. Dietro c’è una regia, ma questo che significa? Ci stanno dicendo forse che sono già fra di noi e che al momento opportuno possono attaccarci? Ma perché ce lo dicono? Avrebbero potuto farlo senza metterci sull’avviso. Ma forse quello che vogliono ottenere è ancora altro: vogliono provocare la nostra reazione xenofoba nei confronti di tutti i musulmani. Perché non vogliono che si integrino con noi e non è un caso che questa provocazione abbia avuto luogo in Germania, dopo l’apertura della Merkel ai migranti. Comportandosi in questo modo inoltre, ottengono due esiti importanti: il primo che noi espelliamo indiscriminatamente tutti i musulmani dai nostri paesi, considerandoli così nostri nemici e rendendo più facile ai terroristi reclutarli nelle loro fila e il secondo effetto è invece quello di togliere il nostro sostegno e la nostra protezione a quelli che sono scappati dalle loro terre proprio per colpa loro, lasciandoli di nuovo e definitivamente in loro balia. A questo punto diventa imprescindibile il momento dell’accoglienza, cioè il momento in cui arrivano e vengono schedati i migranti. Ma ovviamente non c’è nessuna garanzia che riusciamo ad accogliere solo i “buoni”…
Del resto 31 persone sono state identificate nell'ambito delle indagini sulle violenze a Colonia nella notte di San Silvestro e fra questi 18 sono proprio richiedenti asilo, lo ha comunicato il ministero dell'Interno. Fra gli identificati dalla Bundespolizei, ha sottolineato il portavoce di governo in conferenza stampa, ci sono 9 algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, un iracheno, un serbo, uno statunitense, e due tedeschi. Non sono state divulgate le nazionalità dei richiedenti asilo, per i quali è stato specificato che non sono sospettati di molestie sessuali.
Non è dunque per niente una situazione facile. E lascia molto spazio a tutti razzisti della nostra Europa, che facilmente farebbero di tutta l’erba un fascio e , come dicono gli inglesi, “butterebbero il bambino con l’acqua del bagno”, senza pensarci due volte. E infatti si registra a questo proposito la presa di posizione durissima della Slovacchia, che annuncia di voler chiudere le frontiere ai profughi musulmani. Il premier slovacco Fico ha annunciato che Bratislava non accoglierà più rifugiati musulmani: "Non vogliamo che in Slovacchia accada quello che è successo in Germania". E anche la nuova Polonia del Pis di Kaczynski ha già impugnato i fatti di Colonia per dichiarare guerra sul fronte delle politiche dei migranti. Quanto alle posizioni della Le Pen in Francia e della Lega qui da noi non sono certo meno dure. Dunque sta a noi cercare di non fare il gioco dei terroristi, sta a noi creare dei filtri ma senza penalizzare i poveracci che si rivolgono a noi con disperazione.
Quello che non mi è chiaro è perché in una situazione del genere e dopo l’esplosione di una bomba nucleare in Iran, gli USA abbiano annullato le sanzioni contro il nucleare in Iran. Che significa? Che disegno c’è dietro? Se infatti non è del tutto chiaro il disegno politico dei terroristi, non è facile nemmeno capire quale sia anche il disegno politico del mondo occidentale…