Intendo ribadire lo stesso concetto ogni anno, alla stessa data: ho preso questo impegno e intendo mantenerlo.Dunque se qualcuno può avere la sensazione di aver già letto qualche parte di questo pezzo: ebbene ha ragione. Lo scempio disumano e crudele di 6 milioni di Ebrei – che è giusto ricordare non erano israeliani, ma tedeschi, italiani, francesi, polacchi, etc. – da parte dei nazisti, non può far dimenticare né deve giustificare i morti Palestinesi per mano israeliana.
Il giorno della memoria non può far dimenticare tutto il resto, non può diventare un paravento dietro cui si nasconde un altro sterminio: quello del popolo palestinese.
Di più: non ho paura di ribadire ancora una volta che se un popolo come quello ebraico, con tutto quello che ha sofferto, è capace di infliggere le stesse torture e crudeltà ad un altro popolo, più povero e disarmato, vuol dire che non ha imparato nulla dal suo vissuto e questo è non solo inquietante e ingiustificabile, ma anche a dir poco ignobile.
Se pensate che i morti Palestinesi non sono abbastanza, che non arrivano alla tragica cifra di 6 milioni, possiamo dirvi con certezza che, se non cambiano le cose, nel futuro arriveremo anche per i Palestinesi a raggiungere e perfino a doppiare quella cifra: è solo una questione di tempo.
Vista anche la decisione di Trump di spostare l’ambasciata americana a Gerusalemme.
Allora la giornata della Memoria deve proprio servire a ricordare tutto e non solo selettivamente quello che ci pare.
Noi non gireremo la faccia. Non siamo disposti a ricordare solo la shoàh: noi vogliamo ricordare insieme alle vittime di religione ebraica, anche quelle di etnia Rom, gli omosessuali e i prigionieri politici uccisi anch’essi nei lager e le recenti vittime Palestinesi. Non ci stancheremo, ogni volta che si ricorderà l’olocausto, di far presente anche lo sterminio del popolo palestinese. Noi ci batteremo perché non possa cadere nell’ indifferenza e nel disinteresse il dolore e la tragedia di un intero popolo. Se dobbiamo ricordare, allora ricordiamo tutto. Di tutti. Nella storia dell’Umanità non ci debbono essere popoli eletti e popoli reietti.
E’ questo il frutto di una mentalità ottusa e razzista, la stessa che nella scuola Franchetti di Roma ha suggerito ad alcuni genitori di impedire ai bambini di cantare “Bella Ciao” per commemorare il giorno della memoria, con la scusa miserabile e assurda che " è il simbolo di una parte politica e che la politica non deve entrare in questa celebrazione”. La politica non deve entrare? E che caspita è stato il nazifascismo? Un’espressione artistica?? E che ne sarebbe stato di questo Paese senza i Partigiani? Altro che parte politica! E’ il simbolo della resistenza al nazi-fascismo. E forse è proprio quello che dà fastidio a questo gruppuscolo becero e ottuso di genitori, che non sanno nemmeno che non c’erano solo socialisti e comunisti fra i partigiani, ma democristiani, repubblicani, liberali, azionisti e ufficiali dell’esercito. Questo ci fa capire quanto è ancora lungo il cammino verso una convivenza civile.