Il ministro della Cultura Franceschini ha avuto una bella pensata, del resto in questo governo le belle pensate non mancano: dal 1 luglio nei musei ci sarà una vera e propria rivoluzione tariffaria. Così ha detto infatti Franceschini con il suo insopportabile sorrisetto di supponenza immotivata: “Ho firmato un decreto ministeriale che introduce una vera e propria rivoluzione tariffaria per i musei. Entrerà in vigore il 1 luglio prossimo e prevede la fine della gratuità per gli over 65, la gratuità sotto i 18 anni e per alcune categorie come gli insegnanti e delle riduzioni fino ai 25 anni”.
Dunque puniamoli ancora questi anziani, su cui ormai si fonda l’economia del paese, in quanto spesso le loro pensioni sono l’unico reddito sicuro di intere famiglie senza un lavoro. Togliamo loro anche la possibilità di andare nei musei, di vedere qualche mostra, dimenticando lo squallore di vite al limite della fame. E’ incredibile la stupidità crudele di un decreto così.
Spesso sono stata invitata a tenere delle lezioni di Storia Medievale all’Università della Terza Età ed è stata ogni volta una esperienza entusiasmante e confortante: l’interesse, la passione, la preparazione, la vivacità intellettuale che ho trovato in queste persone anziane mi ha gratificato oltre ogni dire. E mi ha confortato anche per il futuro.
Appena ho letto del decreto demenziale di Franceschini, mi sono venute in mente quelle persone adorabili e in modo particolare una vecchia maestra, sempre la prima ad arrivare, sempre piena di domande intelligenti, con cui parlavo non solo di storia, ma anche di mostre e di musei… devo dire che mi ha fatto male pensare che dovrà rinunciare a quello che per lei era non solo una possibilità di ampliare le sue conoscenze, ma anche di evadere da un quotidiano grigio e liso.
Trovo questo decreto ingiusto, stupido e ottuso e voglio qui riportare una lettera arrivata al giornale “L’eco di Bergamo” perché trovo che riassuma benissimo il pensiero di tutti:
“«Grazie Franceschini, grazie di aver tolto alla casta degli italiani over 65 l’assurdo privilegio di entrare in un museo statale senza pagare. Questi parassiti che campano (purtroppo) a spese dello Stato, che non hanno aumenti di pensione, che non prendono neanche gli 80 euro di Renzi, che pagano le tasse fino all’ultimo centesimo anche quelle che aggiungete tipo Tasi, pretendevano pure di andare a “divertirsi” gratis nei musei!!!»
«Questo provvedimento risolverà il deficit statale; ora tutti i vecchi che magari non riescono ad arrivare alla fine del mese, si precipiteranno nei musei e pagando contribuiranno a risanare il bilancio».
«Comincio a vergognarmi di essere italiano; alla disonestà, alla incompetenza, allo spreco, al malgoverno aggiungiamo il ridicolo. Non ha pensato signor ministro che forse era meglio togliere certe assurde prerogative a chi ne ha troppe e non le merita? I deputati, i senatori, gli amministratori regionali e provinciali e cento altre persone con cariche statali non pagano non solo nei musei ma neanche nei cinema, nei teatri, sui treni, sugli aerei ecc. ecc. Logicamente questo va unito al fatto che prendono emolumenti da favola, che si fanno rimborsare tutto e che se possono arraffare una tangente non se la lasciano certo scappare».
Sapete che succederà? Che nei musei non andrà più nessuno. Perché lo dico? Perché ai bambini fino agli 11 anni i musei erano già gratis, ma chi li portava? O qualche insegnante illuminato o i nonni, dato che i genitori erano impegnati col lavoro. Ora molti genitori hanno perso il lavoro e non credo proprio che spenderebbero quei pochi soldi che restano per portarci i figli piccoli. Potevano andare coi nonni, ma dal 1 luglio non sarà più possibile ormai, grazie a quella volpe del vispo ministro Franceschini. Quanto ai ragazzi fra i 12 e i 18 anni: ma quando mai andranno spontaneamente in un museo? Soprattutto perchè sono cresciuti nel ventennio più ignorante della storia del nostro paese, in cui non solo i reality imperano e stravincono sulla cultura i Grandi Fratelli e i tronisti, ma perché studiano in scuole in cui è stato tolto l’insegnamento della Storia dell’arte ( altra idea geniale, questa volta del governo Berlusconi, il cui ministro dell’Economia Tremonti sosteneva che con la cultura non si mangia!! E lo diceva vivendo in Italia, il furbacchione, un paese che possiede il maggior numero di patrimoni dell’Umanità riconosciuti dall’Unesco, davanti alla Cina, alla Spagna, alla Francia etc.!!)
Ma Franceschini, nella sua arrogante insipienza di stampo renziano, è davvero convinto di aver scoperto l’acqua calda e fatto un decreto rivoluzionario: ha stabilito che la prima domenica di ogni mese i musei saranno aperti a tutti. Forse non è mai stato nei musei degli altri paesi europei, dove è un giorno alla settimana gratuito per tutti, non solo: a Londra il British Museum è gratis ogni giorno e per tutti e il suo matenimento è affidato alla generosità di chi entra e vi posso assicurare che la gente mette molti soldi in quell’urna trasparente e lo fa di cuore e con gratitudine!
Non solo: Franceschini fa passare per una novità che due giorni alla settimana i musei restino aperti fino alle 22! Ma io ho visto mostre a Roma fino alle 23, il venerdì! E poi aggiunge che questo orario varrà anche per il Colosseo e per Pompei. Per Pompei?? E cosa cavolo si può vedere di notte, al buio in quegli scavi disastrati? Con torme di cani selvaggi che girano fra le rovine? Davvero queste sparate “pe’ fa’ vere’ ” come dicono a Napoli, riescono solo a irritare: ma chi caspita credono di far fessi? Abbiamo lasciato lo stile sbruffone e buffonesco del cavaliere e ci ritroviamo con un’altra acchiappata di fantasisti dilettanti. Ma potremo mai un giorno avere al governo del paese delle persone serie? Improbabile, se passano le riforme del cavolo che il governo Renzi ha previsto, soprattutto quella della legge elettorale, che esclude definitivamente i cittadini dalla scelta dei suoi governanti. Amen.