Il coordinamento per la democrazia costituzionale(CDC), in una lettera inviata oggi al Presidente e al Segretario generale dell’Associazione nazionale magistrati, esplicita sin da ora che nel futuro referendum sulle modifiche costituzionali volute dal governo in materia di giustizia si schiererà per il No.
Non è infatti credibile che il testo, nella successiva lettura al voto atteso per oggi al Senato, possa essere modificato visto che è stato blindato dal governo.
L’obiettivo del governo Meloni, e in particolare del ministro Nordio, è quello di mettere in discussione l’indipendenza della magistratura e il suo ruolo di garanzia come previsto dalla Costituzione.
Per questo le modifiche di Nordio vogliono colpire la possibilità per i magistrati di costruire la propria rappresentanza culturale e associativa.
Infatti il sorteggio dei componenti e la divisione in due del Csm, che perderebbero la competenza disciplinare, la divisione totale della magistratura giudicante da quella inquirente, è la premessa per limitare quest’ultima al solo ruolo accusatorio.
La composizione a sorteggio dell’Alta corte disciplinare renderà oscura la funzione disciplinare con l’effetto di una generale intimidazione nei confronti dei magistrati.
Non va dimenticato peraltro che ora il passaggio tra le carriere è limitato a uno solo con regole stringenti.
Questi stravolgimenti della Costituzione sono accompagnati da misure legislative che vogliono restringere le libertà democratiche, aumentare le fattispecie di reato e aggravare le pene.
Su altri versanti vengono limitate le intercettazioni, cancellati reati come l’abuso
d’ufficio.
Queste modifiche della Costituzione sono la conferma di una insofferenza del governo Meloni verso i poteri di controllo e sono invece elementi essenziali del funzionamento della democrazia.
Abbiamo notizia che l’ANM è orientata a dar vita a un proprio comitato referendario e quindi proponiamo ad altre associazioni di promuovere un comitato con l’obiettivo
di lavorare in sintonia con quello costituito dall’ANM.
Coordinamento Democrazia Costituzionale
Roma, 22 luglio 2025