A proposito del conflitto Russia Ucraina

di Claudio Mazzoccoli - 05/02/2023
E' folle continuare ad alimentare un conflitto la cui origine storica è, o dovrebbe essere chiara ai nostri occhi. Scendiamo in piazza per fermare questa follia!

Ritengo che, a breve, messe da parte le armi nucleari, tacitamente riconosciute non applicabili, assisteremo ad un allargamento dei conflitti sino alla possibile globalizzazione.  Mi domando se davvero la distruzione totale, il "tutti contro tutti" sia la modalità migliore per innescare la crisi necessaria affinchè dal modello economico attuale si passi al successivo.  La terza guerra mondiale non è una invenzione di oggi, in quanto i prodromi iniziano già tra il 1944 ed il 1945.

Toccherebbe a chi, come l'Italia, ha subito danni incalcolabili dalla guerra per averla subita a causa di un Dittatore, che ha perso tra l'Africa e la Russia il fiore della sua gioventù, che ha visto emanare le leggi razziali e le altre leggi fascistissime, che ha visto perire almeno 200.000 persone nella resistenza anti-fascista ed anti-nazista, che ha sentito il peso di almeno 2 milioni di tonnellate di bombe pioverle addosso, chiamare i due contendenti ad analizzare la follia di quello che sta accadendo.  Padri e Madri Costituenti, testimoni di quanto era accaduto non in una ma in ben due guerre mondiali, avevano racchiuso nell'Articolo 11 della Costituzione il monito alla Repubblica non solo a non rendersi più autrice di violenze, di guerre e di mire di colonialismo, ma di assumere il compito di ammonire gli altri.  Per questo è folle continuare ad alimentare un conflitto la cui origine storica è,  o dovrebbe essere chiara ai nostri occhi.

Alla luce della lettura della Storia della Seconda Guerra Mondiale, si può desumere che quanto osserviamo sembra essere il capitolo successivo a quanto avvenuto dall'inizio del 1945.
Attraverso vicende alterne che hanno però visto tendersi sempre più i rapporti tra Russia da una parte e Gran Bretagna e Stati Uniti dall'altra (Stalin da un lato e Churchill-Roosvelt e poi Churchill-Truman), tensione i cui prodromi, va detto, affondano nella questione della liberazione della Grecia nel 1944.
Iniziano lì prima gli screzi e poi la discesa di una vera e propria "CORTINA DI FERRO" che inghiotte, a poco a poco, POLONIA, CESCOSLOVACCHIA, ROMANIA, BULGARIA, ESTONIA, LITUANIA.  
Tutti questi stati passano dalla oppressione Nazista alla tirannide sovietica, caratterizzata dalla tecnica di silenziare le voci di dissenso,  ponendo al vertice un simulacro di governo filo-sovietico, annullando di fatto la libertà di espressione, nel nome della superiorità del partito unico.  
E' documentato come, durante la campagna del 1945, fu assegnato alle armate alleate (Eisenhower, Montgomery, Patton...)  il compito di "precedere" ovunque fosse possibile l'Armata Rossa, ben sapendo che la Russia non avrebbe mai acconsentito alla nascita di una libera espressione popolare in quei territori.
Così fu per la povera Polonia, causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale  che, per prima, subì la "normalizzazione bolscevica".  Poi toccò alle altre.
Questo vero e proprio tradimento delle promesse di Jalta da parte della Russia, ha prodotto lo scollamento quasi immediato della alleanza faticosamente raggiunta durante la Seconda Guerra Mondiale e, con esso, ha dato origine alla catena di fatti cui ora assistiamo.
Un vulcano che, anziché terminare la sua fase eruttiva, si plachi entrando però in uno stato di moderata attività ma che minacci in ogni istante di riprendere.  Questo modello può ben rappresentare la storia di questi ultimi 70-80 anni.  
La brutta notizia è che, mentre  sono emerse nuove realtà quali India, Cina, player globali nello scenario geo-politico,  Russia e Nato sembrano essere rimaste bloccate nel 1945.

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