I moralisti .. e la morale

di Corrado Fois - liberacittadinanza.it - 13/12/2022
Tu da che parte stai? Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati? O di chi li ha costruiti, rubando?…- Francesco de Gregori

Supponiamo che io rubi. Sono un ladro. La legge è chiara, devo essere punito. Supponiamo che io sappia che tu rubi, ma sto zitto per una varietà di ragioni ( paura, disciplina di partito, indifferenza ). Sono un complice. Qui la legge si impapocchia un pochino, perché il legislatore deve aver pensato, mi sa che nella categoria prima o poi finisco anche io. Supponiamo che io sia il derubato, ma a mia volta ho rubato e così quello che mi è stato portato via è parte di un maltolto. Sono, cosa? Non vi è definizione. La legge rimanda in loop: se becco un derubato che ha rubato ho due ladri. Le risposte normative ad ogni reato sono composite, talvolta contraddittorie. Ed è anche naturale perché la Giustizia cerca di definire la responsabilità rispetto a quello che la legge definisce reato, per punire chi lo compie proporzionalmente alla colpa oggettiva e comprovata.

La legge fa parte dell’amministrazione della cosa pubblica ed è il prodotto di un sistema di potere, non ha valenza etica. Appigliarsi alla legge come discriminante assoluta è una scorciatoia per non discutere della profondità della colpa intrinseca alla responsabilità oggettiva. In altre parole, della infrazione morale.

Diceva Robespierre. Nel sistema instaurato con la rivoluzione tutto ciò che è immorale è impolitico, tutto ciò che è capace di corrompere è controrivoluzionario. Le debolezze, i vizi, i pregiudizi sono la strada della monarchia. Un vero rivoluzionario, come era lui, sentiva con chiarezza che una significativa parte della discriminante morale attiene al campo politico della Giustizia, quindi anche dell’amministrazione repubblicana.

Stringiamo dunque il ragionamento alla politica e così ci troveremo di fronte all‘incrocio scomodo tra legge e morale.

Nel caso attualissimo UE-Qatar – ragionando come Robespierre ( magari! ) - che cos’è più grave, il reato in sé o l’infrazione etica? E’ più colpevole che Panzeri & C. siano dei mazzettari o che abbiano accettato soldi per promuovere un paese come il Qatar, sede di tutte le infrazioni alla vigente morale europea? Ed è una aggravante se il mazzettaro si è arrotolato in un moralismo, un po' manierato, fondando addirittura una ong Fight Impunity, combatti l’impunità? Beh per me un po' si. Ma forse per la legge no. Un’altra crepa tra legge ed etica che porta il partito di riferimento degli inquisiti a dover assumere il ruolo di giudice. Per questo furono istituiti i Probi Viri. Ed a suo tempo la ghigliottina, sulla quale si è fatto dell’inutile moralismo.

Le prove del fattaccio ci sono tutte. L’efficiente magistratura belga ha spedito rapidamente la polizia a casa della deputata Kaili ed ha beccato i soldi, così come è stato per Panzeri & family. A Roma si direbbe, preso il gatto col sorcio in bocca. Assunto che nella circostanza non si può inventare qualche nipote di Mubarak la frittata è servita ed i moralisti coi denti a sciabola, come il paffuto Panzeri, sono fottuti.

Per questa porcata, per il caso Soumahoro, e qualche altra freguglia aggiuntiva la destra italiota, sempre sfacciata, ha strillato è la fine del primato morale della sinistra.

Ora: che uno strangolatore seriale si senta meno colpevole perché ha scoperto che il vicino guarda i siti porno mi sembra ridicolo. Ma la nostra destra è ridicola, quando non è patetica.

Ma soprattutto: di quale accidenti di primato parlano Sallusti ed accoliti? Sembrano fuori contesto come gli zampognari d’Abbruzzo nell’ingorgo di piazza Venezia. E’ da tempo che la non destra ha perso morale e pudore. Esattamente da quando è evaporata la sinistra.

Il caso Buzzi ne è un esempio così come i palazzinari che negli anni hanno massacrato Genova. Ma lasciamo perdere la lista delle colpe di mala amministrazione che comunque la legge persegue, bene o male. Guardiamo le colpe morali di cui nessuna magistratura chiede conto e ragioni perché esse, pur essendo criminali, non sono reati.

Le morti sul lavoro. Un dramma per il quale nessun governo europeo ha fatto niente di concreto. Negli ultimi dieci anni sono più di 30mila i morti sul lavoro nella UE. Ci si scandalizza perché quella scamazzata della Kaili ha detto che il Qatar cura i diritti dei lavoratori ( sic! ) ma non si fa niente per tutelarli nei confini europei.

La diseguaglianza. Se parliamo di ricchezza, dal 1990 a oggi l’1% più ricco della popolazione si è accaparrato il 38% della ricchezza aggiuntiva accumulata, a differenza del 50% più povero a cui sono arrivate solo le briciole: il 2%. ( fonte: World Inequality report.2022 ) Che diamine ha fatto la social democrazia? Nulla. E non c’è niente di più amorale di un sistema che permette a pochi di prosperare ingessando il metabolismo sociale, bloccando le opportunità per mantenere le cose come sono. Il denaro - ed il potere che ne consegue - in mano a sempre meno soggetti.

La sanità pubblica, l’ambiente e l’energia, l’istruzione ed i servizi sociali. L’acqua. Che si è fatto? Zero. Non c’è nulla di più amorale che dimenticare l’interesse se non la sopravvivenza dei Cittadini.

Ora dibattiamo, nella solita canea becera della comunicazione di massa, di questi quattro cialtroni dando un’enfasi spropositata ad un episodio di malaffare. La solita Metsola esperta nello sparare bubbole astronomiche ha detto: la democrazia europea è sotto attacco. Benedetta figliuola, un tappo in bocca non te lo cacci mai? Ma si può drammatizzare così!!

Questi sono quattro farabutti con qualche vicino di banco complice, ed hanno rubato a dei ladri. Gli attacchi alla democrazia sono ben altra cosa.

Perché diamine la Metsola e affiliati non si preoccupano, ad esempio, dei meccanismi di governo della Ue. Questa super burocrazia che non ha solo deputati in numero pletorico, ma ingloba assistenti al sacro soglio e lobbisti. Un mappazzone che con la democrazia non ha nulla a che vedere, assunto che in Europa, come in Italia, non esiste uno straccio di controllo dei Cittadini paganti.

Tra il moralismo e la morale, come sappiamo, c’è una precisa differenza.

La demarca bene Treccani, madre e conforto di ogni pignolo. Moralismo: atteggiamento di rigida e talora ipocrita difesa dei princìpi della morale comune. Morale: dottrina filosofica intorno al bene ed al male.

Il moralismo è un comportamento, la morale una guida che implica coerenza a principi umani più significativi per il bene come la pace, la giustizia, la libertà. La verità dei fatti.

Un esempio di moralismo: Salvini che bacia il rosario. Un esempio di morale violata: Salvini – il cristiano - che chiude i porti ai naufraghi. Un altro esempio di moralismo: il PD che si avventa sulle inclinazioni private di Berlusconi. Un altro esempio di infrazione morale: il PD – costituzionale - che non cura minimamente la concreta applicazione degli articoli del Libro Guida.

Non mi piacciono le equidistanze e non penso che il più pulito c’ha la rogna. E’ chiaro che in termini concreti, di pesi e misure, esistono asimmetrie giganti. Che ora dal pulpito scalcagnato della destra vengano lezioni di morale - dopo averci intrattenuto col più untuoso moralismo su tutto dalle cannette alle unioni civili - è grottesco. Ma da loro non mi aspetto niente di serio in generale, figurarsi nello specifico.

E’ più grave, per me molto più grave, che nella sua trasformazione da sinistra a non destra il PD abbia perso la dirittura di un tempo ed assunto tutti i vizi del berlusconismo. Come ebbe a dire Andrea Camilleri il rigore morale e l’onestà non sono contagiosi, l’assenza di etica e la corruzione si.

Quando abbatti un muro – in senso metaforico o concreto - le cose separate si mescolano, i virus girano liberi. Forse Speranza la mascherina doveva imporla al PD e di sicuro Veltroni doveva valutare meglio l’ingresso degli ex Diccì. Un qual certo moralismo ha impedito loro di essere concretamente morali.

Comunque sia ormai la storia è fatta e la domanda di De Gregori ..stai dalla parte di chi ruba nei supermercati/ o di chi li ha costruiti rubando? .. ha trovato risposta.

Enjoy the new capitalism… ed affini.

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