TELEVISIONI NELL’ERA MELONIANA, OVVERO COME SI AZZERA LA DEMOCRAZIA SENZA NULLA FERIRE

di Lino D'Antonio - liberacittadinanza.it - 16/07/2023
La democrazia langue con il timore non peregrino che se si continua così, senza una vera opposizione agli attacchi virulenti della destra estrema che ci governa, corriamo il rischio concreto di doverla subire per molti anni ancora

È in atto nel nostro paese un disegno subdolo, viscido, manipolatore nel campo dell’informazione televisiva, che forse può sfuggire ai più, ma non tutti, per fortuna si ritrovano inconsapevoli di fronte ad esso. In numerose trasmissioni televisive, che trattano argomenti politici attuali, c’è una prevalenza di personaggi di destra, siano essi politici, giornalisti o opinionisti di area.

Tale sovraesposizione mediatica viene confermata da varie e pubbliche statistiche a riguardo. La tattica è sempre la stessa, anche se dilagante, senza ritegno, negli ultimi tempi. Ai rappresentanti di destra vengono concessi tempi lunghi per i loro interventi, permettendo loro di fare veri e propri comizietti televisivi. Nessuno che l’interrompa, cosa che puntualmente invece si fa nei riguardi degli esponenti dell’opposizione, permettendo ai convenuti di destra di interromperli di continuo, molte volte è lo stesso conduttore che interviene. Con il risultato che gli oppositori difficilmente portano a termine un ragionamento compiuto.

Non mi vengono a fronte di ciò termini che non siano prepotenza e prevaricazione. Raramente vengono chiamati in trasmissione esponenti del PD, più che altro l’opposizione viene rappresentata da “Italia viva”, ovvero la futura costola centrista della destra estrema che ci governa, alla ricerca, quest’ultima, magari in vista delle prossime europee, di un’anima più moderata rispetto a quelle forze che in Italia rappresentano una destra non certo liberale.

Una situazione dunque, così purulenta ed ingiusta, tenendo conto tra l’altro che almeno la RAI dovrebbe fornire un servizio pubblico, tale da richiamare prepotentemente le istituzioni di garanzia, che, a conti fatti, garantiscono solo i propri componenti. In sintesi la democrazia langue con il timore non peregrino che se si continua così, senza una vera opposizione agli attacchi virulenti della destra estrema che ci governa, corriamo il rischio concreto di doverla subire per molti anni ancora.

Lino D’Antonio

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