Spigolature…

di Barbara Fois - Liberacittadinanza.it - 03/10/2021
La statua della spigolatrice di Sapri apre un mare di polemiche

Beh, non ce l’aspettavamo dalla spigolatrice che si mettesse un completino sexy per andare a spigolare! Forse perché era un lavoro pesante, duro, doloroso… stavano chinate, quelle poverine, a cercare nella paglia che pungeva e graffiava le mani, qualche spiga sfuggita ai mietitori. Stavano piegate sulle ginocchia, sotto il sole estivo, spesso con qualche bambino piccolo al seguito, o stretto con delle sciarpe al petto, la testa coperta da cappellacci di paglia, o da stracci bagnati. Il glamour era davvero il loro ultimo pensiero. Non mancano quadri d’epoca a illustrare il loro lavoro. Ricordo le spigolatrici di Millet, quella di Van Gogh, di Bouguereau, di Pissarro, di Lhermitte, etc. hanno tutte un grembiule piegato in due per formare come un sacchetto, dove mettere le spighe, ma quella signora procace in deshabillé, dove le metterebbe le spighe raccolte? Eh…

spigolatrice 3sp.jpg  Millet             unnamed sp.jpg Van Gogh

lhermitte(5).jpg Lhermitte pissarro(5).jpg Pissarro

 

Al di là delle proteste di qualche femminista: la statua è poco credibile, artisticamente discutibile, fuori contesto storico e francamente anche un po’ kitsch. Inoltre rappresenta il personaggio di una poesia di Luigi Mercantini, dedicata alla disastrosa spedizione a Sapri del 1857, guidata dal mazziniano Carlo Pisacane. La spigolatrice è insomma la casuale testimone narrante di un fatto straordinario: di una sollevazione patriottica, finita in un massacro. Il fatto storico, al di là delle parole della poesia del Mercantini, è che non furono solo e tanto i gendarmi a uccidere i patrioti, quanto proprio i contadini della zona, avvertiti dalla polizia che stavano arrivando dei briganti e degli ex galeotti. In parte era vero: infatti i mazziniani avevano liberato dal carcere di Ponza non solo dei patrioti, ma di tutto un po’…. Questi ex carcerati si erano in parte aggregati alla spedizione e finirono massacrati in nome di un sogno che magari non era nemmeno loro. Comunque sia, Pisacane morì – a quanto pare – per mano propria, vista la sconfitta. I sopravvissuti finirono in carcere.

Ma torniamo alla poesia, della quale ricordiamo tutti la frase ripetuta più volte “Eran trecento, eran giovani e forti e sono morti”. Non erano 300, ma poco importa, forse non lo erano nemmeno gli spartani alle Termopili, ma di loro canta Simonide

«Dei morti alle Termopili
gloriosa la sorte, bella la fine,
un altare la tomba, di singulti il ricordo, compassione la lode.
Un tal sudario né la ruggine
né il tempo divoratutto oscurerà.

Beh, diciamo che Mercantini non è Simonide e dunque anche la poesia è un po’ abborracciata e forse una frase ha indotto l’autore della statua a fare di una povera contadina, una ragazza un po’ sfrontata:

Con gli occhi azzurri e coi capelli d’oro

Un giovin camminava innanzi a loro;

Mi feci ardita, e presol per la mano,

Gli chiesi: —Dove vai, bel capitano?

Guardommi, e mi rispose: —O mia sorella,

Vado a morir per la mia Patria bella!—

Noi siamo certi che non c’era nessun invito malizioso nelle parole della spigolatrice, che poi segue il gruppo e ne vede il massacro. Probabilmente lo scultore ha pensato diversamente, chissà….

 

Tante, troppe statue a Sapri

Devo confessare che questa storia della statua mi colpisce anche per altri aspetti: una statua c’era già e non era tanto male, certo non aveva l’aria di una spigolatrice, ma era comunque una testimone del fatto:

images (sp.jpg      barbe.jpg
 

Ma c’è di più. Sembra che nel 2015 fu bandito un concorso per aggiudicarsi la realizzazione di una statua che rappresentasse la famosa spigolatrice. Lo vinse Antonio De Paoli, il cui bozzetto fu presentato in conferenza stampa alla presenza degli amministratori, delle associazioni e di un gruppo di cittadini ed ebbe dalla commissione giudicatrice anche un premio di mille euro. Ebbene che fine ha fatto quel progetto? E’ stato dimenticato in qualche cassetto? Secondo De Paoli "lo scandalo è che sia stata commissionata privatamente con il plauso del Comune una scultura molto simile al mio bozzetto senza coinvolgermi e senza indire un altro concorso. Rimarrà sempre il dubbio dell'origine di questa operazione disonorevole per l'arte e la storia". Gli fa eco il regista Rocco Cosentino, che nel suo sito denuncia "Sarebbe anche interessante conoscere quali siano state le procedure di assegnazione al nuovo fornitore che, immagino, abbiano previsto la vittoria di uno specifico bando di concorso".

Insomma, cose all’italiana, nihil sub solem novum?Forse no. Ascoltiamo cos’ha da dire in proposito l’autore della statua, Emanuele Stifano, che spiega che “L’opera è stata voluta e commissionata dalla fondazione Grande Lucania e dal Comune di Sapri». La fondazione citata ha come socio unico la Banca del Cilento, Vallo di Diano e Lucania. E poi a proposito della “mise” della statua sostiene “«La statua rappresenta una donna giovane e fiera, ho curato ogni minimo dettaglio perché la mia spigolatrice vuole essere una ragazza sicura di sé che è attratta dalla forza del mare alle sue spalle e si innamora di un giovane (Carlo Pisacane, ndr) e di un ideale. Tanto da lasciare il lavoro nei campi...Insomma è molto più di una contadinella stanca e sfatta come qualcuno avrebbe voluto, è un risveglio di coscienza il suo, la fisicità quindi è parte del pathos del momento che raccontato».

spi10.jpg

Ok, va be’… e chi siamo noi per negare a un artista il suo peculiare punto di vista? Ma sapete cos’è l’aspetto che mi colpisce di più? E’ che Sapri, provincia di Salerno, piena di statue e di contenziosi conta solo 6.504 abitanti… epperò…..

 

Barbara Fois

 

Approfondimenti

https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/21_ottobre_02/artista-spigolatrice-altro-che-offesa-donne-statua-esalta-82f3331c-2383-11ec-b516-6f5e3b90a5be.shtml

https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/10/01/chi-era-veramente-la-spigolatrice-di-sapri-e-perche-ci-dice-qualcosa-sullo-spreco-di-risorse/6339424/

https://napoli.repubblica.it/cronaca/2021/09/28/news/il_sindaco_di_sapri_blinda_la_scultura_sessista_della_spigolatrice_ecco_le_altre_statue_coperte_o_rimosse-319792403/

Questo articolo parla di:

31 marzo 2024
27 marzo 2024

Guardando avanti

Corrado Fois
17 aprile 2024
archiviato sotto: