Ghermito da una breve e feroce malattia, Enzo Dato ci ha lasciato. Con lui se ne va un alfiere della cittadinanza attiva, del solidarismo e dell’impegno civile. La sua azione ostinata, instancabile e, negli ultimi tempi(date le condizioni fisiche) addirittura stoica si è espletata dapprima nell’ambito cittadino, per ‘allargarsi’ poi al protagonismo civile regionale e nazionale.
Proveniente dall’azionismo cattolico di base, negli anni ’90 Enzo partecipò, da protagonista, ai fermenti politici del tempo che coinvolsero larga parte della società civile progressista, e che raccolse le migliori energie dell’umanesimo socialista, del solidarismo cattolico e dell’ambientalismo. Dall’esperienza cittadina con ‘Città Aperta’ ai Comitati per l’Ulivo sia locali che provinciali, di cui fu una delle colonne portanti.
Dopo una breve esperienza partitica (l’ennesima illusione, vero Enzo?) nei ‘Democratici’, insieme a molti di noi nel 2002 si gettò, pieno di entusiasmo e di speranze, nell’esaltante ‘ stagione dei movimenti’. Fu così che ad Acireale nacque “Il Risveglio”, espressione locale dei girotondi. Fu un susseguirsi di eventi, manifestazioni, assemblee, viaggi a Roma, Napoli, Paestum, ovunque la società civile avesse voce e tentasse di organizzarsi.
Nel 2006 essa si strutturò nell’attuale ‘Liberacittadinanza’ di cui entrò a far parte del direttivo nazionale già nel 2007. Contestualmente in Sicilia nasceva il movimento di Rita Borsellino ”Un’Altra Storia”. Naturalmente Enzo abbracciò questo progetto, partecipando attivamente alla stesura ‘dal basso’ del programma di governo di Rita, candidata alle regionali, partecipando ai ‘Cantieri tematici’. Insieme a chi scrive, Enzo fece parte da subito del Direttivo di “Un’Altra Storia” adoperandosi per collegarla alle altre esperienze della cittadinanza attiva, prima fra tutte “Liberacittadinanza”. Per la nostra associazione, Enzo si è speso senza sosta, tenendo viva la sede territoriale di Acireale e partecipando ad ogni iniziativa, a tutte le battaglie locali e nazionali (sondaggi cittadini, raccolta firme per i referendum, eventi locali di informazione civica e politica con testimonial prestigiosi).
In quest’opera instancabile Enzo mise in mostra doti non comuni, sia dal punto di vista ideativo che, soprattutto, organizzativo. Fu grazie a queste doti che si susseguirono ad Acireale le cinque edizioni della ‘Giornata della Coerenza Civile’ intitolate a eccellenze della società civile e alla loro inossidabile coerenza (Ambrosoli, don Panizza, sindache della Locride, etc.).Nel 2012 Enzo trovò addirittura il tempo, nel decennale del nostro movimento (dal ‘Risveglio’ a ‘Liberacittadinanza’) di far stampare un volume didascalico-fotografico che riproducesse le attività del gruppo in quei (primi) dieci anni di lavoro insieme.
Non ne fece parola con nessuno, e mi fece la sorpresa di questo regalo la sera della festa: come dimenticarlo ? Ma forse il progetto che Enzo prese più a cuore fu l’organizzazione dei ‘Percorsi condivisi di legalità’ attuato nelle scuole medie secondarie insieme a ‘Libera’ e all’Ufficio Pastorale Diocesano. Questo progetto lo ha tenuto impegnato fino all’ultimo, anche se bloccato a letto dalla malattia, finché le forze lo hanno sorretto.
Esso ha prodotto, oltre a un’opera costante di educazione alla legalità (anche in quartieri problematici) una serie di pubblicazioni, questionari, rendiconti che sono elementi preziosi per lo studio della condizione giovanile nel meridione. Nel 2011, in occasione dei 150 anni dell’Unità d’Italia, su iniziativa di Enzo celebrammo nelle scuole cittadine i valori della Resistenza e della Costituzione. Sempre in quell’anno, sull’onda del referendum vittorioso (ma puntualmente disatteso) sull’acqua pubblica e il nucleare, Enzo fondò un coordinamento di forze locali di sinistra denominato “Acireale Bene Comune” che coordinò, e sotto la cui sigla intraprese numerose battaglie cittadine contro il malgoverno e in difesa dei beni comuni. Fu anche candidato al consiglio e assessore designato per Acireale Bene Comune alle amministrative del 2014. Negli ultimi anni poi (ma senza ovviamente mai tralasciare gli altri impegni) Enzo ha preso a cuore il tema, sempre più drammaticamente attuale, della violenza sulle donne e del femminicidio, che lo ha portato a creare un’altra associazione ad hoc, la “rete 25 Novembre”. Appena quattro mesi fa, il 16 luglio scorso, ero a Roma con Enzo, all’assemblea nazionale dei Comitati per il NO al referendum costituzionale (una vittoria che gli dedicheremo..!)
Non è facile trovare analoghi esempi di attivismo civile e politico in un arco di poco più di vent’anni. Per di più di tutti questi progetti e coordinamenti Enzo non è stato un semplice testimone o partecipante, ma ne è stato l’anima e l’esempio, spesso insostituibile, affinché potessero alimentarsi e continuare, nel tentativo, non di rado riuscito, di produrre frutti concreti.
Ho cercato, in questa breve biografia, di essere il più possibile sintetico ma non una sola di queste attività, che Enzo ha animato e sviluppato con passione, meritava di essere tralasciata. Scrivere la sua storia è stata come scrivere quella di tanti di noi. Capita, ogni tanto, che una voce in fondo al cuore ci sussurri: “ma ne è valsa veramente la pena ?” Ecco, io penso che l’immagine imponente di Enzo Dato, il ricordo della sua forza tranquilla e del suo inguaribile ottimismo, sia lì per sempre a ricordarci che sì, se siamo nel giusto, nel solco del senso civico e del rigore morale, ne è valsa e ne varrà sempre la pena.
Ciao Enzo, e grazie di tutto. Per quello che hai fatto e per quello che, con il tuo esempio, ancora farai.
Citto