La Bolla la Lega e Trump..ovvero piccole note di mezza estate

di Corrado Fois - Liberacittadinanza - 31/07/2020
L’economia di mercato non rispetta le frontiere politiche. Il suo campo d’azione è il mondo intero ( Ludwig Von Mises ) -- “ e se rimandassimo le elezioni ??? “ ( The Donald )

Stiamo vivendo un tempo in sospensione. Gli effetti economici reali ,potenzialmente devastanti, determinati dalla gestione della pandemia in corso sostano come dentro una bolla protettiva, dacché i governi europei liberaldemocratici hanno attivato tutte le varie misure di scudo sociale come il prolungamento della cassa integrazione, lo stop al recupero dei crediti da parte delle Banche, il fermo delle procedure di licenziamento, i soccorsi finanziari al’imprenditoria.

Il tempo in sospensione dovrà avere un termine. Un prolungamento indeterminato e senza condizioni della bolla protettiva nel 2021 è inimmaginabile. E’ impedito dai meccanismi legali ed anche strutturali del mercato globale che, come scriveva l’economista Von Mises, non prevedono frontiere politiche dunque confini di scudo. L’insieme di regole e comportamenti dei mercati aperti costringerà ben presto l’ Europa ad una drastica riduzione degli aiuti utilizzati , come si dice, lateralmente negli ammortizzatori sociali.

Sarà inevitabile perché l’Europa ha posto al centro del proprio sistema gestionale lo stop al ricorso ai cosiddetti “aiuti di Stato” con una normativa così ambigua ed imprecisa da essere utilizzabile in vari modi e con varie attribuzioni. Delle due , una : o l’Europa – tutta!- fa marcia indietro su questo caposaldo dell’Unione Economica e lo elimina o sospende sine die, od i singoli Paesi saranno posti in discussione, e poi in mora, se proseguono, nel tempo ed oltre la contingenza attuale, il sistema di bolla protettiva.

Di questo tutti i Governi, anche il nostro, dovrebbero avere piena contezza. Appare evidente che si dovrà investire l’enorme liquidità messa a disposizione dalla BCE e dalla Comunità solo attraverso una pianificazione strutturale. Riforme del processo decisorio, ricambio tecnologico, protezione ambientale e quant’altro di strategicamente rilevante. Si deve evitare che i finanziamenti vengano impiegati in ammortizzatori temporanei come il reddito di cittadinanza, una scelta ormai drammaticamente fuori tempo, o la sospensione del pagamento dei crediti concessi . Roba buona per attrarre consenso sui comici che abbiamo in Parlamento, ma pessima per chi ci ha dato i soldi. Nel quadro della legislazione europea la liquidità stessa – impiegata in quei modi improduttivi - diventerebbe con una qualche forzatura concettuale ( ma occhio abbiamo nemici abili ) sanzionabile come “aiuto di Stato” con ciò che ne consegue. Contestazione, multe, avvio di una restituzione degli aiuti ricevuti ed usati impropriamente con un piano di rientro da lacrime e sangue. Cosa che ovviamente permetterebbe alle banche, aziende , apparati produttivi dei paesi nord europei, prima fra tutti la Germania vera pupara di tutte le operazioni europee, di mangiarsi l’intera Italia.

Noi non siamo secchi e poveri come la Grecia. Noi siamo grassocci e benestanti. Terza riserva aurea al mondo, 7 industrializzazione, terzo/quarto risparmio al mondo. Proprio per questo siamo a rischio : ci vogliono mangiare. E possono farlo con una certa facilità da quando l’astuto Prodi ha accettato la valorizzazione dell’Euro sul prezzo del Marco tedesco consegnando l’Europa alla Germania. Tutto questo tempo – 20 anni - da quella minchiata ad oggi è stato solo un barcamenarsi per riparare ad un errore spaventoso.

Vista così .. anche immersi nella temporanea quiete da bolla … la situazione fa temere davvero. Abbiamo … penso .. ormai chiaro che nessuno degli inabili al governo od all’opposizione ( non ho ben capito quali partiti siano nei due schieramenti.. si è introiato tutto da quando si sa che arrivano i soldi.) dicevo che nessuno ha le palle per affrontare seriamente la questione e men che meno ha la competenza necessaria per stabilire un metodo decisorio comune, onesto e corretto.

Tuttavia … l’italico stellone – che sempre ci salva dai cantari che abbiamo di volta in volta al governo- fa si che non siamo i soli ad aver bisogno di oboli a fondo perduto mescolati ai finanziamenti. Gli utilizzi placebo non esistono solo da noi. Anche la Francia –con il suo welfare pesante – la Spagna , parte della Germania ( quella Est ) il Portogallo, la Grecia e via andare sono in identiche condizioni. Così, essendo in compagnia ,evitiamo di venire additati come gli idioti del villaggio , nostro ruolo abituale. Inoltre nel pacchetto degli inguaiati c’è pure la Francia che da vero e concreto peso politico al gruppo.

Dunque si imporrà nei prossimi mesi un secondo livello nel dibattito europeo alla ricerca di un pacchetto di riforme - nella stessa UE - atte a contenere la contraddizione tra quello che i vari Paesi devono fare per evitare un durissimo scontro sociale e le regole che , come dicevo, La Comunità Europea si è data nel tempo. Si tratterà di rivedere il quadro complessivo dei trattati e ridurre/eliminare quelle politiche di mercato libero che proprio Von Mises, fondatore della scuola austriaca del libertarismo economico, enunciava con chiarezza.

Tutti sanno che la strada negoziale europea è lunga e contorta come la statale Aurelia, e si ha ben chiaro che si dovrà trovare invece una misura rapida. La più ovvia soluzione per il prolungamento della bolla protettiva sarebbe un secondo lockdown in autunno, prima che ci rifilino il vaccino su cui tutte le lobby finanziarie stanno investendo ( l’affare del secolo! ) ma in questo caso avremmo uno svenarsi della liquidità europea ed un tempo a seguire egualmente drammatico e solo postdatato, come una cambiale rinnovata ma sempre condizionante. E sempre in mano alla speculazione finanziaria mondiale che ha dei nomi ben noti. Gli stessi che investono sul vaccino. Si gioca sul rosso e sul nero. Curioso meccanismo circolare.

E quindi che fare ?

In un pezzino precedente , sul blog , citavo Harari e la sua teoria del comitato di controllo mondiale. Può apparire una fantasia ma è una delle poche soluzioni praticabili. Un comitato mondiale – magari la stessa ormai sterilizzata ONU - regolerebbe ed armonizzerebbe tutte le politiche dei singoli Paesi sia rispetto al contenimento della pandemia, in termini di protezione sanitaria, che alle politiche di gestione delle conseguenze economiche, che sono per loro natura asimmetriche.

Perché ce lo ridiciamo qui, visto che nessuno di noi ha il potere di chiedere un simile comitato?

Perché in un mondo globalizzato la gestione comune , per quanto difficile ed osteggiata fortemente, è un tema centrale del prossimo futuro. Riguarda noi ed i nostri figli e le generazioni a venire in senso più ampio. Bisogna comprenderne i meccanismi e le implicazioni. E’ parte di ciò che da Cittadini potremmo pretendere ai nostri Rappresentanti in Parlamento, posto che abbiano tempo e voglia di ascoltare chi gli paga lo stipendio e possiedano il Q.I. minimo per capire esattamente di che diamine gli stiamo parlando.

Aldilà della soluzione accennata, ovviamente epocale e quindi tanto auspicabile quanto improbabile, torniamo ai fatti correnti. L’autunno che abbiamo di fronte è pieno di svariate minacce e di qualche opportunità come sempre accade nell’epoche di profondo mutamento e di trasformazione dei paradigmi economici, sociali, morali. Ancora di più lo sarà il prossimo anno, se non avverranno alcune precise riforme cui si accennava. Proviamo ad immaginare uno scenario positivo ed uno negativo.

Partiamo dallo scenario peggiore. Non si armonizza nulla, non si fanno politiche comuni di gestione, la bolla si sgonfia, i singoli Paesi si trovano in una condizione simile alla Grecia qualche anno fa. Esplode il conflitto sociale, peraltro già ben presente in molte realtà prima fra tutte proprio la Francia. Il conflitto di classe dilaga come negli anni settanta sconfinando nelle forme più violente di dissenso. Da qui a ritrovarci in un sistema di governo di tipo oligarchico – più o meno evidente – il passo non è lungo. Immaginare a chi giova è piuttosto facile. Intendiamoci non è la fine del mondo, non faccio il catastrofista manco tra amici, come qui. .. La vita vince sempre. Ma, cosa perderemmo in uno scenario peggiore? La vita repubblicana per come la conosciamo e che , imperfetta e sfilacciata che sia, ha garantito ad ognuno di noi spazi di partecipazione e libertà d’azione. Non li abbiamo sempre usati bene, comunque sono stati – almeno in questo nuovo millennio- parte della nostra esistenza e delle nostre abitudini. Ritroveremmo la censura, vedremmo una stagione di conflitti nazionali ed internazionali così come ognuno di noi – over 60s - ha già conosciuto. Un passo indietro notevole delle libertà personali oltre alla perdita di una bella fetta di benessere di cui non tutti, ma molti rispetto ai decenni precedenti, hanno goduto.

Il denaro non è un elastico, se lo accumuli da una parte viene via dall’altra.

Lo scenario migliore. Si contrasta la gestione manipolata della pandemia con una visione moderna del controllo, ci puppiamo il vaccino ( hanno investito, devono rientrare )..come Italia facciamo progetti di riforma strutturale che attueremo compiutamente aggirando il concetto di “aiuto di Stato” sostenendo l’investimento migliorativo , specie se sull’ambiente, assolutamente spendibile in ogni ribalta internazionale. Ripartirà l’agricoltura e con la riapertura dei cantieri per la messa in sicurezza di territorio e infrastrutture … ripartirà anche il basico economico dell’edilizia che necessita del lavoro manuale, dunque , migliora l’occupazione .. e via così. Virtuosamente.

L’economia è come un mulino ..se la ruota gira nel verso giusto l’acqua circola bene, alla rovescia no. Il problema balza agli occhi ed è come sempre : chi deve decidere .. deciderà bene …?

Sull’esiziale quesito vediamo sorgere, stagliate controluce nel tramonto rosso di un western, le panciute silouette di Donald Trump e del capitano della Lega Matteo Salvini. Lo sceriffo d’Italia .. quello che tirando fuori la pistola della crisi politica si è sparato in un piede come il più imbecille caratterista in un western di Mel Brooks. Quello che voleva il processo politico , che ha fatto di tutto per evitarlo ed ora che lo ha avuto frigna..

Questa mezza calza, che solo in un paese di appiedati può essere temuto o venerato, è cresciuto per la pavidità degli altri. Ricordo un tremebondo Padoan annichilito da Salvini che gli chiedeva cosa costa un litro di latte. Il pollo invece di replicare .. e lei ..benedetto citrullo.. lo sa come si calcola la percentuale dello spread che determina gli aumenti nei costi di produzione del latte? farfugliò : ..non faccio la spesa!! Deprimente. Chiaro che in mezzo a queste amebe senza determinazione un panciuto e mutandato bulletto di periferia sembra l’eroe dei due mondi e scalda i cuori delle italiche masse in cerca dell’uomo forte.

Emblema della vera natura della Lega è invece quel tipo esotico.. quello che sembra una acciuga dimenticata in frigo .. ma si dai, coso lì … il governatore lombardo , Fontana. La versione imbruttita dei walking deads ( Lombroso ..,vuoi vedere che aveva ragione! ). A lui si dovrebbe rivolgere una sola semplice domanda... ma davvero in tutto il mondo non c’era un ‘altra azienda di camici ?? proprio e solo da tuo cognato potevi andare, indomita faccia da culo??.. ma nessuno glielo chiede . Hanno tutti il sorcio in bocca. l’Italia è una Repubblica fondata sui parenti. Tutti hanno un cognato da Craxi in poi. Quindi , silenzio..hush hush .... Si discetta su donazioni.. rivendita . Bubbole secondarie. La questione è invece molto semplice : lo stile della Lega è quello comune , fottersi i soldi pubblici .. dai 49 milioni agli accessori vari . … Ma siamo comunque periferia, e le cose nostre sono tutte questioncine da bar.

Il vero grande dilemma è : cosa succede in America ?

La progressiva erosione dei diritti repubblicani visibile dappertutto, negli States è preoccupante. Abbiamo visto cosa implichi un eccesso di verticismo nel Paese che ha l’esercito più potente del mondo. Guerre distruttive, squilibranti. Dal Vietnam fino alla Libia , passando per varie e diverse facce di Presidenti. Trump cavalca adesso il coronavirus ( ma quanti usi ha sta roba qua?? ) dopo averlo ignorato bellamente. Scoperto il doppio uso potenziale della paura sociale propone la sospensione delle elezioni di Novembre in cui viene dato perdente . Un gioco delle tre carte goffo quanto astuto. Anche lui è una indomita faccia da culo , di proporzioni però titaniche.

Quando pensavo che dietro la pandemia ed il suo uso c’era ben altro non pensavo male..il dolore la sofferenza mi hanno turbato profondamente , ho perso di vista le sequenze , ho distorto le prospettive. Ma ora , da capo, un pensiero mi insegue. . . A chi giova ?

Troppe volte la storia ci ha mostrato come gli interessi di un sistema dominante – la classe egemone – vengano protetti e rafforzati dalle sciagure collettive. Nell’epoca della comunicazione pervasiva un virus più o meno pericoloso ( chi mai lo saprà davvero? ) può essere manipolato senza ricorrere ad alcun laboratorio. Spesa inutile. Rischio elevato. Basta ventilare chiacchiere nei tiggì e nei social, creando incoerenza e valutazioni contraddittorie. Determinare ansia.

Ogni distruzione economica, post bellica o post virale, offre spazi ai grandi interessi finanziari . Soros durante la crisi finanziaria del 2008 diceva sfacciatamente : sto attraversando il periodo più ricco della mia carriera. Giocava al ribasso sulla pelle dei piccoli risparmiatori. Durante quella crisi abbiamo avuto come ‘cura’ vari governi tecnici. L’emergere dei populismi. Il riaffiorare della destra. Sospensioni della Cosa Pubblica. E da tutto ciò scelte di intervento che hanno condizionato la vita di milioni di persone peggiorandone la qualità permettendo ad alcune centinaia di rafforzare i loro patrimoni. Fino ad avere la peggiore asimmetria dalla preistoria ad oggi .. 100 persone detengono una ricchezza pari ad oltre 5 miliardi di sudditi.

Di fronte a questa nuova sciagura, cosa dobbiamo guardare? Non lo so. Dico solo andiamo oltre le apparenze. Senza dietrologie. Non sono necessarie teorie complottiste e supercazzole.

Basta ricordare su cosa si fonda il sistema capitalista.

In una scena del Sorpasso Gassman vede gli esiti di uno scontro tra un camion che trasporta merce ed un auto. Compro l’incidente.. strilla. Un morto è steso a terra, sotto un lenzuolo bianco.

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Corrado Fois
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