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Chi ha paura del voto online sui referendum
Nel campo progressista bisogna scegliere tra consegnarsi all’irrilevanza e osare di battersi in vista di un’alternanza di governo. Chi ha paura dell’online cattivo?
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No Autonomia Differenziata: finalmente una bella notizia, finalmente una vittoria!
Non si deve perdere il collegamento con le iniziative del mondo del lavoro e si deve poter aggregare un vasto schieramento politico, sindacale ed associazionistico per ovvie ragioni di massa critica per la vittoria
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Più referendum popolari per battere Meloni e soci
Lo stravolgimento del Paese e della Costituzione non si blocca solo con la battaglia in assemblea. La sinistra deve scegliere. Timidezze e – più o meno – fraterne gelosie portano alla sconfitta, lasciando l’iniziativa alla destra. È il tempo di fare di più, e meglio.
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La battaglia contro l’autonomia deve proseguire
Occorre mantenere un’iniziativa sull’autonomia regionale differenziata legata alla campagna per il Sì nei 5 referendum. Va costruito un forum permanente per monitorare, informare, denunciare, mobilitare contro gli agguati di Calderoli
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Così la Corte rende la vita difficile ai referendum abrogativi
Riforme L’analisi della sentenza della Consulta che ha giudicato inammissibile il quesito sull’autonomia differenziata autorizza qualche preoccupazione per le prossime campagne
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Perché non persuade il no della Consulta per il referendum sull’autonomia differenziata
Sono motivazioni francamente non condivisibili ed è auspicabile che la Corte le riveda in future occasioni. Ciò non toglie che la Corte deve comunque mantenere gli impegni che ha preso di fare rispettare le sue sentenze
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UN SUCCESSO STRAORDINARIO: OLTRE 1.291.000 FIRME PER IL REFERENDUM ABROGATIVO DELLA LEGGE SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA
Ieri, 26 settembre, sono state consegnate dal Comitato promotore del Referendum alla Corte di Cassazione le 1.291.488 firme raccolte. Per il CDC era presente Antonio Pileggi in sostituzione del Presidente Villone colpito da una indisposizione.
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Vincere il referendum è una promessa di futuro
Autonomia. L’esito favorevole non riguarderà l’abrogazione della norma costituzionale cui si riferisce, l’articolo 116 comma terzo, e men che meno dell’intero Titolo V. Avrà l’effetto di evitare il peggio, lasciando al campo largo di chi si è opposto a Calderoli la responsabilità di costruire il meglio: un modello di regionalismo solidale
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Autonomia: tante firme, ma il referendum non è «facile»
Il cuneo del finazcapitalismo insinuato nella Costituzione con l’inserimento del pareggio di bilancio opera in sinergia con la pessima riforma del Titolo V, spacca il territorio e apre uno squarcio nei principi fondamentali, mirando a sostituire il dominio del profitto alla centralità della persona.
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Per cambiare rotta non basta una firma
I referendum possiedono un plusvalore simbolico che trascende la portata della norma che si vuole abrogare. La cancellazione di alcune disposizioni vigenti – a volte solo parte di esse
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